Netanyahu licenzia il ministro della Difesa Gallant: "Scarsa fiducia"
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«Mancanza di fiducia reciproca». Con questa motivazione il capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant, un rivale di lungo corso all'interno del partito di cui entrambi fanno parte, il Likud, e con il quale da mesi, nonostante il lavoro gomito a gomito, emergono divergenze. Secondo indiscrezioni, Netanyahu avrebbe anche intenzione di licenziare i vertici dell'Esercito e dello Shin Bet, il servizio di intelligence interna. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant e qui credo conti soprattutto il tempismo: la notte elettorale negli Stati Uniti. Il primo ministro ha giustamente dato per scontato che avrebbe ricevuto meno attenzione e resistenza a livello globale in un momento in cui tutti guardano agli Stati Uniti”. (Dire)
La sicurezza dello Stato di Israele deve essere al di sopra di ogni considerazione", ha affermato Herzog, aggiungendo che "il ruolo della leadership è quello di agire con grande responsabilità in questo momento". (Civonline)
Migliaia di israeliani sono scesi in strada a Tel Avi per contestare il siluramento da parte del premier Benjamin Netanyahy dell'ormai ex ministro della Difesa Yoav Gallant, per contrasti sulla gestione della guerra a Gaza. (il Dolomiti)
Il Ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di ieri sul Paese hanno ucciso 16 persone e ne hanno ferite altre 90 lunedì, per un totale di 3.002 morti e 13.492 feriti da ottobre 2023. (Corriere della Sera)
Lo riferisce l'emittente «Nbc News», aggiungendo che il gruppo ha mostrato cartelli con la scritta «No Trump, No Kamala», contestando entrambi i candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Nella serata di martedì, mentre erano in corso manifestazioni di protesta contro Netanyahu in molte città di Israele, alcune migliaia di persone hanno occupato l'autostrada Avalon, che attraversa la città israeliana di Tel Aviv, in protesta per l'espulsione di Yoav Gallant da ministro della Difesa. (Corriere della Sera)
Entrambe le nomine dovranno ricevere l’approvazione dell’esecutivo e del Parlamento per diventare effettive, mentre l'Alta Corte di Giustizia ha ordinato al premier di rispondere entro domani a mezzogiorno sul licenziamento di Gallant, in seguito alla petizione presentata dal Movimento per la Qualità del Governo che definisce la decisione "una scommessa pericolosa per la sicurezza del Paese". (Vatican News - Italiano)