L'appello di Asila per le donne afghane

Mentre Meryl Streep cercava di scuotere un mondo distratto affermando alle Nazioni Unite che in Afghanistan «scoiattoli e uccelli sono più liberi delle donne», una di queste donne – che se fosse rimasta in patria non avrebbe potuto andare in un parco pubblico o cantare – era a fianco dell’attrice americana. Il suo nome è Asila Wardak, ex diplomatica all’Onu e a Kabul prima del ritorno al potere dei talebani, oggi dirigente del Women’s Forum on Afghanistan, un’organizzazione che opera nel campo degli aiuti umanitari. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Diritti negati che secondo associazioni come Amnesty Inte… Dopo aver azzerato i diritti delle donne – impossibilitate a spostarsi da sole, vestirsi come vogliono, andare a scuola e perfino lavorare – nell’ultimo mese i talebani hanno iniziato a imporre regole strettissime anche agli uomini. (la Repubblica)

Da quando sono tornati al potere nel 2021, i Talebani hanno chiuso le scuole secondarie per le ragazze, hanno vietato alle donne di frequentare l'università e di lavorare presso le ONG, hanno limitato i loro spostamenti senza un accompagnatore maschio e hanno vietato loro di frequentare spazi pubblici come parchi e palestre. (Luce)

"Oggi, a Kabul, un uccellino può cantare, una donna o una ragazza non possono farlo", così Meryl Streep ha portato alle Nazioni Unite un discorso importante e sentito, per sottolineare l'urgenza di un intervento da parte della comunità internazionale per porre fine alla repressione di cui sono vittime le donne e le ragazze in Afghanistan (alfemminile.com)

Meryl Streep, l'appello per le donne afghane: "A Kabul un gatto o uno scoiattolo hanno più diritti di una ragazza"

«Gatti e scoiattoli hanno più diritti di una donna afghana»: lo ha detto Meryl Streep parlando della condizione delle donne in Afghanistan durante un evento a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. (Corriere TV)

L'attrice ha anche ricordato il degrado delle libertà che l'Afghanistan ha subito nell'ultimo secolo e come la sua situazione sia un monito per il resto del mondo: «Nel 1971 mi sono laureata qui a New York», ha spiegato, «e nello stesso anno le donne in Svizzera hanno ottenuto il diritto di voto. (Vanity Fair Italia)

Meryl Streep, l'appello per le donne afghane: "A Kabul un gatto o uno scoiattolo hanno più diritti di una ragazza" (La Stampa)