Cop29, le ragioni di Greta Thunberg: "Non partecipo a Cop29 per l'estrema ipocrisia dell'Azerbaijan"

Greta Thunberg torna a puntare il dito contro lo svolgimento del vertice sul clima Cop29 in Azerbaijan, un paese che, a suo avviso, "esercita repressione e vuole aumentare la produzione di combustibili fossili". Durante un'intervista a Yerevan, la capitale armena, l'attivista svedese che nel 2018 parlò alla platea della Cop24, a soli 15 anni, definisce oggi inaccettabile "l'estrema ipocrisia del petro-Stato responsabile di pulizia etnica", mentre i "paesi (che partecipano a Cop29, ndr) continuano ad acquistare risorse naturali dall'Azerbaijan", ha sottolineato. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Oggi in un piccolo angolo all'entrata della hall della Cop, che si tiene nei padiglioni costruiti al fianco del Baku Stadium, un centinaio di attivisti si è radunato per dar vita a una protesta al grido di "stop fuel genocide", unendo la questione climatica a quella dei diritti umani, sottolineando come dall'Azerbaijan parte il gas che passa poi per oleodotti turchi sino ad arrivare a Israele, responsabile secondo i presenti di "genocidio a Gaza". (la Repubblica)

I negoziati alla Cop29 di Baku sono concentrati tutti su un tema cruciale: trovare i fondi necessari per operare la transizione ecologica, mitigare i cambiamenti climatici e adattarsi agli impatti ormai inevitabili che essi comportano. (LifeGate)

Se fossimo nel 2049, il discorso della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al Summit delle Nazioni Unite sul clima che si sta tenendo in questi giorni a Baku in Azerbaigian, non farebbe una piega. (La Stampa)

Cop29, ci prendono per i fondelli: riunione green nel regno del fossile

Alla Cop29, ieri, è stato il giorno del sovranismo. Da un lato Giorgia Meloni, unica presente tra gli alfieri della destra radicale occidentale, che ha portato al tavolo delle trattative la sua visione della transizione, piena di gas e di soluzioni dalla dubbia efficacia. (il manifesto)

E’ arrivata con un discorsetto probabilmente scritto da qualcun altro, ma che ben rifletteva la posizione del governo sulla transizione ecologica: l’energia rinnovabile, lungi dall’essere centrale nel raggiungimento della neutralità climatica, per Meloni, alla COP29, diventa quasi residuale. (Il Fatto Quotidiano)

È molto divertente quanto succede alla famosa Cop29, quell’incontro internazionale che si occupa dell’ambiente del mondo. Sapete dove la fanno? A Baku, in Azerbaijan! E il padrone di casa, appena arrivano tutti i delegati, 50mila persone dice “il petrolio è un dono di Dio”. (Nicola Porro)