Perché negli Usa si parla di una possibile scissione di Google

Reuters Il governo degli Stati Uniti sta valutando la possibilità di smantellare Google per porre fine al suo monopolio nelle ricerche online, in quello che sarebbe il tentativo finora più audace di tenere a freno una delle aziende tecnologiche più potenti al mondo. A dare la notizia in anteprima è stato il Financial Times. In un documento di 32 pagine inviato al giudice federale Amit Mehta a Washington, il Dipartimento di Giustizia (DOJ) fa riferimento alla necessità di cambiamenti strutturali per limitare quello che è stato riconosciuto come un monopolio di Google nelle ricerche online. (Avvenire)

Su altre fonti

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti starebbe prendendo in considerazione la possibilità di scorporareper contrastare il monopolio esercitato sui motori di ricerca. È quanto ha riportato il Financial Times che fa riferimento ad un documento preparato dal tribunale che sta valutando come sanzionare il gigante tech dopo la storica sentenza arrivata ad agosto e in cui è stato definito "monopolista". (LA STAMPA Finanza)

Alcuni rimedi hanno molto in comune con certe disposizioni del Digital Markets Act europeo e riguardano, per esempio, una schermata di selezione che consentirebbe agli utenti di scegliere il proprio motore di ricerca o altri servizi correlati alla ricerca preferiti, anziché avere Google come opzione predefinita o unica. (DDay.it)

Google è accusata di abuso di posizione dominante nel mercato delle ricerche online. Il dipartimento di Giustizia Usa valuta un intervento storico che potrebbe portare alla divisione dell’azienda, segnando un cambiamento epocale nell’industria tecnologica globale (FIRSTonline)

Google, la giustizia Usa studia lo smembramento del gruppo

Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha detto di stare valutando la possibilità di forzare lo scorporo di Google in più società per “prevenire e limitare il mantenimento del monopolio” in mercati come quello della ricerca online. (Start Magazine)

E lo ha fatto stringendo accordi esclusivi con Apple e Samsung per rendere Chrome il motore di ricerca predefinito: a fronte di pagamenti multimiliardari BigG ha conquista… Un giudice americano ha stabilito che l’azienda ha agito illegalmente per mantenere il monopolio nel settore delle ricerche online. (L'HuffPost)

Secondo un documento depositato ieri in tribunale e visionato dal Financial Times, il Dipartimento di Giustizia Usa sta «prendendo in considerazione misure correttive e strutturali» che impedirebbero al gigante del web di utilizzare prodotti come il browser Chrome, l’app store Play e il sistema operativo Android per ottenere vantaggi sui competitor o sui nuovi arrivati. (La Stampa)