«Pyongyang ha inviato nel Kursk razzi a lungo raggio e sistemi d'artiglieria»

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Corriere del Ticino ESTERI

La Corea del Nord ha fornito alla Russa razzi a lungo raggio e sistemi di difesa, alcuni dei quali si trovano nella regione russa di Kursk. Lo riporta il Financial Times citando un rapporto dell'intelligence ucraina, secondo il quale delle ultime settimana Pyongyang ha fornito almeno 20 sistemi di lancio che possono sparare razzi standard o teleguidati. (Corriere del Ticino)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La Corea del Nord potrebbe inviare fino a centomila soldati dell’Esercito popolare coreano in Russia se la cooperazione militare tra i due paesi si approfondisse. Lo riporta Bloomberg citando alcune fonti informate. (recensione militare)

Nessuna mossa è al momento imminente e potrebbe trattarsi anche solo di una rotazione dei soldati. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando le valutazioni effettuate da alcuni paesi del G20. (Corriere del Ticino)

L’obice nordcoreano “avvistato da qualche parte in Russia ” , non si distingue per caratteristiche superiori o uniche rispetto a sistemi simili occidentali o russi. Non è improbabile che quest’arma sia stata inviata in Ucraina appositamente per essere testata perché non è mai stata utilizzata, se non in esercitazione. (Scenari Economici)

COREA DEL NORD-RUSSIA: RATIFICATO ACCORDO MILITARE

Si parla di cannoni semoventi da 170 mm M-1989 Koksan, uno scaglione del quale era stato precedentemente avvistato a Krasnoyarsk, nella Federazione Russa. La Corea del Nord ha inviato alla Russia almeno 50 dei suoi sistemi di artiglieria semoventi e 20 lanciarazzi multipli modernizzati. (Tiscali Notizie)

Red – (Notizie Geopolitiche)

Dopo le imbarazzanti smentite da parte del Cremlino circa il coinvolgimento diretto della Corea del Nord nella guerra contro l’Ucraina, lunedì 11 novembre Kim Jong-un, despota onnipotente nordcoreano, ha siglato un provvedimento che prevede una serie di collaborazioni con la Russia, in particolare il reciproco supporto militare immediato in caso di aggressione da parte di un paese terzo. (L'Opinione)