Piazza Armerina, indagato il vescovo Rosario Gisana: «Coprì un prete pedofilo»
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La Repubblica riferisce che il tribunale, nel condannare Rugolo a 4 anni e 6 mesi di reclusione, ha evidenziato la responsabilità civile della Curia di Piazza Armerina, obbligando la Chiesa a risarcire il giovane molestato. Quest’ultimo aveva denunciato, nel 2020, gli abusi avvenuti dodici anni prima, e aveva riferito delle violenze anche al vescovo, il quale si era limitato ad avviare un’indagine interna, che si era poi conclusa senza alcun risultato. (Vanity Fair Italia)
Ne parlano anche altre testate
I dettagli della vicenda, legala alla condanna del sacerdote Rugolo, al centro di un clamoroso flash mob dei fedeli Il processo al sacerdote Rugolo (Tempo Stretto)
E’ quanto emerge in un articolo del quotidiano La Repubblica pubblicato nell’edizione di oggi. Le indagini dei magistrati sono scaturite da una querela presentata da Antonio Messina, l’archeologo ennese, dalla cui denuncia nacque l’inchiesta che portò all’arresto di don Giuseppe Rugolo condannato nel marzo scorso dal Tribunale di Enna a 4 anni e 6 mesi di reclusione per violenza sessuale a danno di minori. (Vivi Enna)
Secondo i giudici, Gisana avrebbe omesso qualsiasi intervento per proteggere le giovani vittime, favorendo le azioni predatorie di Rugolo, nonostante le segnalazioni precedenti. (quotidianodigela.it)
Da mesi il vescovo di Piazza Armerina Rosario Gisana è al centro delle polemiche, i giudici di Enna che hanno condannato il prete pedofilo Giuseppe Rugolo hanno bacchettato il monsignore per avere «omesso qualsivoglia iniziativa a tutela dei minori, facilitando l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione». (La Repubblica)
Sono gli... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Il vescovo Rosario Gisana e il suo vicario generale Vincenzo Murgano, parroco della chiesa madre, sono indagati a Enna con l’accusa di falsa testimonianza su una vicenda di abusi ai danni di minori in chiesa. (Quotidiano di Sicilia)