Open Arms, l’accusa chiede 6 anni per Matteo Salvini. Meloni: “Precedente gravissimo”

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Open Arms, l’accusa chiede 6 anni per Matteo Salvini. Meloni: “Precedente gravissimo” Al termine della lunga requisitoria al processo Open Arms, il procuratore Marzia Sabella ha chiesto la condanna a sei anni per il ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto d'atti d'ufficio Getting your Trinity Audio player ready... PALERMO – Chiesta una condanna a sei anni di reclusione per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini nel processo Open Arms. (Dire)

La notizia riportata su altre testate

"Il pos doveva essere rilasciato senza indugio e subito, il diniego è stato in spregio delle regole e non per proseguire in un disegno governativo", ha detto la procuratrice aggiunta Marzia Sabella alla fine della requisitoria. (Tiscali Notizie)

Al processo Open Arms in corso a Palermo è il giorno dell'accusa, che ha avanzato una richiesta a sei anni di carcere per il vicepremier Matteo Salvini. (Secolo d'Italia)

È arrivato il giorno della sentenza del processo di primo grado nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms. “A Palermo la pubblica accusa farà le sue richieste al processo che mi vede imputato per sequestro di persona”, le parole del leader della Lega: “Rischio fino a quindici anni di carcere per aver mantenuto la parola data agli elettori. (Nicola Porro)

Condannare Matteo Salvini a sei anni. Questa la richiesta, al termine della requisitoria nell’aula bunker del carcere Pagliarelli, nel processo in cui l’attuale ministro delle Infrastrutture e leader della Lega è imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per avere impedito, cinque anni fa, lo sbarco di 147 migranti che si trovavano a bordo della ong spagnola Open Arms (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Il pm credo che nonostante abbia detto che questo in realtà non voleva essere un intervento contro la politica nel momento in cui dice che al tavolo tecnico i decreti e le direttive sono tutte inaccettabili, intollerabili e in contrasto con i diritti umani in realtà sta processando la linea politica di quel governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per l’accusa, alla sbarra è un imputato che negando l’autorizzazione allo sbarco dei naufraghi ha compiuto non un atto politico bensì una scelta personale che andava oltre la linea governativa dell’esecutivo Conte 1, legata alla redistribuzione dei migranti in Europa. (Corriere della Sera)