Indice di vivibilità: è Cagliari la città con il miglior clima d’Italia

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L'Unione Sarda.it INTERNO

È Cagliari la città con il miglior clima d’Italia. A rivelarlo la quarta edizione dell’Indice di vivibilità climatica, indagine condotta dal Corriere della Sera in collaborazione con iLMeteo.it e che prende in considerazione 108 capoluoghi di provincia italiani. E se Cagliari si posiziona sul gradino più alto del podio, dunque, con 715 punti, seguita da Napoli (714) e Salerno (713 punti), buoni risultati anche per le altre città sarde con Oristano in 27esima posizione (605 punti), Nuoro in 34esima (585 punti), Olbia in 45esima (564 punti), Sassari al 65esimo posto con 524 punti. (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Cagliari si conferma la città italiana con il clima migliore. Il capoluogo sardo conquista il primo posto nella quarta edizione dell’Indice di vivibilità climatica stilato dal Corriere della Sera in collaborazione con iLMeteo. (Cagliaripad.it)

Un dato sul meteo, diffuso un anno fa, aveva fatto un certo scalpore, con Bergamo classificata come la città d’Italia che, di notte, in soli 4 decenni si è tropicalizzata di più. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Questi i riscontri della quarta edizione dell'Indice di vivibilita climatica del Corriere della Sera in collaborazione con iLMeteo. Un podio (e non solo) tutto meridionale quello che riguarda le città italiane con il miglior clima del 2024. (leggo.it)

Uno degli aspetti più rilevanti dello studio riguarda l’analisi delle temperature estreme. Rimini, in tal senso, si distingue per un numero contenuto di giorni con temperature superiori ai 34°C, piazzandosi tra i migliori risultati nel Paese. (AltaRimini)

Oristano è 27esima, Nuoro è arrivata al 34esimo posto, Olbia al 45esimo, Sassari si è classificata 65esima, mentre Carbonia si è fermata al 75esimo piazzamento. È questo il responso della quarta edizione dell’Indice di vivibilità climatica del Corriere della Sera in collaborazione con iLMeteo. (La Nuova Sardegna)

Nei 12 mesi appena trascorsi sono stati 111, il 58% in più rispetto al 2023: tutti o quasi concentrati tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, se è vero — ed è vero — che tra febbraio e marzo all’ombra del Duomo sono caduti 420 millimetri d’acqua, ritoccando al rialzo un record che resisteva addirittura dal 1776. (Corriere Milano)