Perché Trump vuole prendersi la Groenlandia e il canale di Panama
Min lettura Quando nelle scorse settimane è circolata la notizia della volontà di Trump di prendere il controllo della Groenlandia e del canale di Panama, due territori con una loro giurisdizione e che non fanno parte degli Stati Uniti, chissà in quanti hanno pensato a una boutade. E invece è tutto terribilmente serio. E anzi potrebbero essere rappresentative del tipo di politica estera che il neopresidente USA vorrà perseguire. (Valigia Blu)
Ne parlano anche altri giornali
Con Groenlandia, canale di Panama e Canada il pil Usa supererebbe i 29.000 miliardi ogni anno. (Milano Finanza)
"Noi vogliamo lavorare ad una forte agenda transatlantica", focalizzata "su una forte cooperazione su comuni interessi strategici", ha aggiunto la portavoce. "È chiaro che la sovranità degli Stati deve essere rispettata, e questo vale anche per il Regno di Danimarca". (L'Eco di Bergamo)
Hanno fatto scalpore nei giorni passati le roboanti dichiarazioni di Donald Trump che ha rivendicato il ritorno a Washington del Canale di Panama. In realtà egli teme la concorrenza cinese sulle infrastrutture alternative al passaggio marittimo, che descriverò più avanti. (Il Fatto Quotidiano)
Il sovrano danese ha deciso di apportare delle modifiche ai simboli araldici della casa reale, sottolineando così l’inclusione del territorio groenlandese. Possibile messaggio a Donald Trump ascolta articolo (Sky Tg24 )
Roma, 8 gen. - Il cancelliere tedesco Olaf Scholz in conferenza stampa a Berlino ha dichiarato che i leader dell'UE sono sconcertati dopo che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump si è rifiutato di escludere un'azione militare per conquistare la Groenlandia, territorio autonomo della Danimarca. (Liberoquotidiano.it)
Al re Federico X di Danimarca che ha cambiato lo stemma reale rendendo più visibile il simbolo della Groenlandia (un orso polare) a rimarcare che Nuuk non diventerà terra di conquista del tycoon, replica lo stesso Donald via Truth pubblicando la sua visione della geografia. (La Stampa)