La Bibbia, i datteri, la prima sigaretta: Cecilia Sala racconta il carcere di Evin

La cella stretta e alta senza letto. Il cibo passato da una feritoia e la richiesta di libri. Poi la telefonata: «Temevo davvero di non reggere più» Cecilia Sala ha trascorso 20 giorni in una prigione «dove avevo perso il senso del tempo, non sapevo più quando era giorno e quando era notte». Chiusa in una cella «stretta e alta, senza letto, con una lampada sempre accesa e una piccola finestrella sul soffitto da cui passava l’aria ma che neanche riuscivo a vedere». (Open)

Ne parlano anche altri media

Stefano Stefanini Il caso Cecilia Sala e l'Iran (rtl.it)

La gestione del caso Cecilia Sala, la giornalista arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre e rilasciata ieri, è stata "del governo italiano, dall'inizio alla fine". (Tiscali Notizie)

Giorgia Meloni non cambia registro, nemmeno dopo l’indiscutibile successo della liberazione di Cecilia Sala. Premette che la telefonata alla madre di Sala è «l’emozione più grande da quando sono a Palazzo Chigi» e incassa l’applauso da quasi tutta la platea: 160 esponenti dell’informazione accreditati, i ministri Nordio e Foti, il sottosegretario Mantovano, qualche parlamentare di FdI e diversi dirigenti Rai. (Corriere Roma)

La mediazione del Qatar, il ponte tra Iran e Trump. Così Sala è stata liberata

Cecilia è intervistata da Mario Calabresi e parla dei 21 terribili giorni trascorsi nel carcere di Evin a Teheran, la sua prigionia. «Amo ancora l'Iran e le donne iraniane». (il Giornale)

Una parola chiave, quasi una goccia cinese che ticchetta per tre ore di conferenza stampa: Musk. Cioè Elon che, assicura Giorgia Meloni alle prese con la tradizionale maratona di domande con i cronisti, non ha avuto un ruolo nella vicenda di Cecilia Sala, "e se lo ha avuto non ne sono al corrente", con cui non ha mai parlato del progetto Starlink in Italia. (ilmessaggero.it)

E che riflettono, come davanti a uno specchio, la complessità del caso di Mohammad Abedini, l’imprenditore militare iraniano legato alle … Il ruolo del Qatar, il canale di dialogo tra intelligence e Pasdaran, la missione di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago, sono alcuni degli elementi chiave che hanno portato alla liberazione della giornalista Cecilia Sala dal carcere di Evin, a Teheran. (La Stampa)