Israele risponde all’appello di Papa Francesco per la fine dei bombardamenti a Gaza: «È un dovere morale riportare gli ostaggi a casa»
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L'ambasciata israeliana presso la Santa Sede reagisce «in riferimento all'Angelus» del Pontefice: «L'operazione dell'Idf è condotta in piena conformità con il diritto internazionale» L’ambasciata di Israele presso la Santa Sede ha pubblicato oggi – lunedì 24 marzo – una nota per rispondere all’appello di Papa Francesco, diffuso durante l’Angelus di domenica scorsa, per la fine dei bombardamenti a Gaza (Open)
Su altre fonti
E il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Papa, che risponde secco ai giornalisti: «Speriamo. (Corriere della Sera)
"Grazie a tutti per le vostre preghiere. Lo ha detto con voce affaticata Papa Francesco affacciandosi in carrozzella dal balconico al quinto piano del Policlinico Gemelli dove è ricoverato dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale. (Tiscali Notizie)
«Con tanta pazienza e perseveranza state continuando a pregare per me: vi ringrazio tanto! Anch'io prego per voi», così Papa Francesco nel testo preparato per l'Angelus nel giorno delle dimissioni dal Gemelli. (ilmessaggero.it)
L’ambasciata di Israele presso la Santa Sede che pubblica una nota irrituale «in riferimento all’Angelus di domenica», ovvero il testo scritto diffuso da Francesco prima di lasciare il Gemelli, per replicare: «L’operazione israeliana è condotta in piena conformità con il diritto internazionale e mira a ridurre al minimo i danni ai civili». (Corriere Roma)
Tre le dichiarazioni che hanno scatenato le ultime scintille: l’appello del Papa, la risposta della diplomazia israeliana, il commento del Segretario di Stato vaticano Parolin. Nel primo giorno di convalescenza del Pontefice si registrano nuove tensioni tra Santa Sede e Tel Aviv. (La Stampa)
Di Angela Ambrogetti -ACI Stampa (Valledaostaglocal.it)