Trump vince ancora: Johnson è stato rieletto Speaker

Il presidente americano in pectore conferma la propria influenza sul Partito repubblicano. E adesso il riconfermato Speaker della Camera si rivelerà decisivo per portare avanti la sua agenda programmatica (Panorama)

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Il repubblicano Mike Johnson è stato rieletto speaker della Camera Usa al primo colpo, ma non senza qualche difficoltà. Quando ormai tutti i media avevano decretato il flop dello scrutinio, due dei tre repubblicani che non lo avevano sostenuto hanno cambiato idea in extremis, pare dopo una telefonata di Donald Trump. (L'Unione Sarda.it)

Dalla sua aveva l'appoggio di Trump, che aveva profetizzando «un voto di successo» e che nel giorno della verità gli aveva fatto gli auguri sulla sua rete sociale Truth Social: «Buona fortuna allo speaker Mike Johnson, un uomo in gamba e di grande capacità, che è molto vicino ad avere un sostegno del 100%. (Corriere del Ticino)

Cose che hanno trasformato quella che normalmentè è una semplice procedura in un “dramma” politico. Alla fine così è stato, ma solo dopo una lunga procedura e la trattativa con i dissenzienti. (RSI)

Si insedia il Congresso di Trump: Johnson rimane Speaker oltre i dissensi

L’insediamento della nuova Camera dei Rappresentanti con la riconferma a presidente di Mike Johnson con il minimo dei voti necessari, 218 su 435, ottenuti grazie all’intervento di Donald J.Trump, è il segno che la nuova Amministrazione trumpiana non sarà così tranquilla come le maggioranze partitiche repubblicane di Senato, Camera e Corte Suprema possono far pensare. (L'HuffPost)

Mike Johnson è stato rieletto speaker della Camera americana al termine di un voto combattuto e teso. La scelta dello Speaker era considerata un passo cruciale verso l’unità dei conservatori americani e una dimostrazione di essere in grado di perseguire le priorità di Trump. (Il Sole 24 ORE)

Mike ha il mio completo e totale endorsement», aveva twittato Donald Trump lunedì. Dopo alcuni momenti drammatici ieri alla Camera, Mike Johnson è riuscito a convincere due dei tre deputati che si erano espressi contro di lui prima che si chiudesse la prima votazione e si è aggiudicato le 218 preferenze necessarie per continuare a occupare una delle poltrone più importanti di Washington. (Corriere della Sera)