Napoli, l'Associazione magistrati: «Sui migranti solidarietà ai colleghi di Roma, Bologna e Palermo»

«Solidarietà e vicinanza ai colleghi delle sezioni Immigrazione dei Tribunali di Roma, di Bologna e di Palermo» viene espressa dalla giunta esecutiva sezionale dell'Anm di Napoli che, in una nota, «manifesta la propria preoccupazione per le dichiarazioni di esponenti politici, anche di spicco, che hanno attribuito a una volontà di opposizione politica, con conseguente pericolosa delegittimazione della magistratura, i provvedimenti adottati dai colleghi - al di là del merito degli stessi che sarà valutato dalla Corte di Cassazione - in applicazione di noti principi di diritto, come la supremazia del diritto comunitario e l'efficacia vincolante delle sentenze della Corte di Giustizia Europea per i giudici nazionali». (napoli.corriere.it)

Su altri giornali

Ora che gli attacchi politici sono diventati polemiche ad personam e colpi diretti ai singoli magistrati volti a screditarne il loro lavoro e la loro funzione, la Giunta dell’Anm interviene con un documento per denunciare «un’aria pesante» nei loro riguardi. (la Repubblica)

È inaccettabile". Fai un provvedimento che non piace e diventi ‘rosso’. (il Resto del Carlino)

A parlare è Giuseppe Santalucia, 60 anni, da sempre iscritto A spiegare che i magistrati non sono "politicizzati" e che sbaglia il governo a parlare di toghe rosse. (Secolo d'Italia)

Magistrati attaccati sull’immigrazione, la difesa delle toghe in pensione: col centrodestra “deriva autoritaria” e Costituzione “stravolta”

Magistrati in rivolta per «l'aria pesante che si respira» nei loro confronti negli ambienti del governo e della maggioranza. (Italia Oggi)

Ma una tensione di livello superiore. In cui la politica non si limita ad attaccare i pm, ma va oltre. È questa la preoccupazione principale che serpeggia tra le toghe alla vigilia dell'assemblea straordinaria di Bologna, convocata dopo gli attacchi del governo a Marco Gattuso, presidente del colle… (L'HuffPost)

Lanciato due giorni fa, l’appello ha già raccolto oltre 150 firme, tra cui quelle di magistrati noti come Vittorio Borraccetti, Gian Carlo Caselli, Beniamino Deidda, Gabriella Luccio… (la Repubblica)