Albania, il personale dei centri torna in Italia
Contrordine: si torna tutti in Italia. Almeno per ora. Dai centri in Albania per il trattenimento dei migranti, privi di ospiti, andranno via entro domani anche tutti gli operatori sociali. «Non è una dismissione — minimizzano dal Viminale — ma una rimodulazione in base alle esigenze del momento. I centri restano aperti e vigilati». Intanto della «Medihospes», cooperativa che gestisce l’assistenza sociale e sanitaria nelle strutture di Shengjin e Gjader, resteranno da lunedì solo in 7, tutti impiegati in ruoli amministrativi. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri media
I centri per i migranti realizzati dal governo Meloni si svuotano sempre più. Secondo i piani dell'esecutivo, una volta a regime i centri avrebbero dovuto ospitare 295 agenti, un numero che ormai sembra destinato a restare sulla carta, un po' come tutti gli obiettivi del protocollo firmato da Roma e Tirana. (Today.it)
Dietro il monitor c’era la commissione territoriale che – a tempi record e con procedura online – ha esaminato le … Alcuni non sapevano di stare a Shëngjin. (La Repubblica)
Tutti gli operatori sociali di Medihospes, l'ente gestore dei Centri italiani in Albania per il rimpatrio dei migranti, lasceranno Schengjin e Gjader per rientrare in Italia entro il fine settimana. (Sky Tg24 )
Il progetto dei Centri per il Rimpatrio (CPR) in Albania, annunciato come una soluzione innovativa per gestire i migranti al di fuori dei confini italiani, sembra essere giunto a un punto critico. (Ultima Voce)
È successo nella città di Jining, nella regione dello Shandong. Il dramma è avvenuto sotto gli occhi di decine di testimoni. (Frosinone News)
Il progetto del governo italiano di mandare i migranti in Albania non è stato chiuso, ma sicuramente è congelato: la forza lavoro nei centri albanesi è ridotta al minimo, nell'attesa che ci sia un giudice che dica che mandare i migranti che volevano approdare in Italia nei campi di Shengjin e Gjader sia compatibile con il diritto europeo. (L'HuffPost)