La Bce taglia ancora i tassi, giù di altri 0,25 punti

Bruxelles – Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che “il processo disinflazionistico è ben avviato“, come dimostrato anche dagli ultimi dati di Eurostat, e per questo motivo del consiglio direttivo della Banca centrale europea. opta per un nuovo taglio dei tassi di interesse di 0,25 punti base. Un allentamento delle politiche restrittive che segue quello già decretato a settembre, e adesso (in realtà con effetto dal 23 ottobre, ndr) il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale scende al 3,25 per cento, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali passa al 3,40 per cento, e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale scende a quota 3,65 per cento. (EuNews)

Su altre fonti

L'inflazione in Europa scende più del previsto, un dato quello uscito stamani dell'1,7% che è ancor più basso rispetto a quello previsto dallo scorso dato preliminare che vedeva un'inflazione a 1,8%. (ilmessaggero.it)

Dopo settimane di cali costanti, la nuova impennata dei tassi d’interesse ha allontanato i potenziali acquirenti, molti dei quali sono stati messi da parte a causa di problemi di accessibilità economica. (Benzinga Italia -Economia)

Le decisioni della BCE nella riunione del 17 ottobre 2024 Il Consiglio direttivo ha deciso di tagliare di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento della BCE. (SoldiOnline.it)

Taglio dei tassi Bce sui depositi, cosa cambia per chi vuole chiedere mutui o prestiti: tutti gli effetti

Non è ciò che una maggioranza del Consiglio direttivo della stessa Bce sembrava pensare appena cinque settimane fa, dopo la seconda riduzione. All’epoca gli indizi seminati a Francoforte — dalle previsioni di inflazione a quelle di crescita dell’area euro — facevano prevedere un cammino più cauto. (Corriere della Sera)

Scende il costo dei nuovi mutui e di quelli variabili già accesi. E le richieste aumentano (Avvenire)

Il tasso sui depositi scende al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%. Gli effetti di questa mossa impattano su quanti vogliono chiedere mutui o prestiti: su un mutuo da 200 mila euro, la diminuzione rispetto ai massimi è di oltre 120 euro mentre su base semestrale la riduzione arriva nell’ordine dei 70 euro. (Virgilio Notizie)