Gorizia, grande attesa per Mattarella e Pahor

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Il Friuli INTERNO

GUARDA IL SERVIZIO VIDEO. Sarà un nuovo capitolo di una lunga amicizia tra due leader quello in programma domani alle 11.30 al Teatro Verdi di Gorizia, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed il suo ex omologo sloveno Borut Pahor riceveranno il premio “Santi Ilario e Taziano”. Il riconoscimento viene dato ormai da un quarto di secolo ogni anno dal Comune e da una serie di realtà del territorio a personalità capaci di rappresentare al massimo i valori della città. (Il Friuli)

La notizia riportata su altri giornali

"La cooperazione come scelta consapevole e razionale per mettere a fattor comune, a vantaggio delle persone, conoscenze, risorse, cultura ed esperienze. (Sky Tg24 )

“E’ ai cittadini di queste terre che dobbiamo il successo di questo percorso – ha detto Mattarella – società mature, cresciute in democrazia, con efficaci anticorpi rispetto a lusinghe di sterili e pericolosi nazionalismi che hanno arrecato tanti gravi danni”. (Il Friuli)

Ilario e Taziano – Città di Gorizia al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e al già presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor, domani, sabato 15 marzo, alle 11.30 al Teatro comunale Giuseppe Verdi, in via Garibaldi 2/a. (Il Goriziano)

Ue: Mattarella, 'Go 2025 esempio per Europa capace di costruire storia in base a suoi valori'

La cerimonia è iniziata alle 11.30 al Teatro comunale “Giuseppe Verdi”, in via Garibaldi 2/a, con Mattarella e Pahor arrivati in perfetto orario, accolti dagli applausi del Teatro Verdi e dai canti dei cori di bambini con i cappellini e le bandierine di Go2025. (Il Piccolo)

Esperienza che abbiamo vissuto non soltanto come dovere civico e istituzionale verso i nostri rispettivi popoli, ma come responsabilità doverosa per la realizzazione di un futuro di pace per il nostro continente. (Civonline)

"Sono grato alla città di Gorizia che, nel volermi insignire del riconoscimento intitolato ai suoi patroni, Ilario e Taziano, santi alle radici della fede cristiana nel cuore d’Europa -come ci ha ricordato poc'anzi monsignor Redaelli- e pilastri di una Chiesa, quella di Aquileia, capace di tenere insieme popoli e culture diverse, mi offre l’occasione per evidenziare come la strada della cooperazione, come Nova Gorica e Gorizia testimoniano, porti al successo. (Civonline)