Stop test di ingresso a Medicina, ma resta numero chiuso: la valutazione dopo 6 mesi
Via i test d’ingresso a Medicina, ma rimane il numero chiuso. Arriva il compromesso in Senato che promette di superare il sistema delle selezioni a crocette, senza abbassare il livello della qualità delle e degli studenti laureati in Italia. Il nuovo meccanismo permette ai candidati di accedere liberamente al primo semestre, il cosiddetto semestre "filtro", prima di essere sottoposti a una valutazione basata sui risultati degli esami. (QuiFinanza)
Su altri media
: Cronaca – Stop ai test di ingresso a Medicina: alla facoltà si entrerà dopo un semestre ad accesso libero, al termine del quale verrà pubblicata una graduatoria a livello nazionale che terrà conto degli esami sostenuti. (Tuscia Web)
Roma, 16 ott. - "Un'altra promessa mantenuta per i nostri ragazzi: basta con il test di ingresso a Medicina, con la casualità, con le crocette, con la ruota della fortuna, dall'anno prossimo basta test, ragazzi e ragazze che si sentono di fare i medici cominciano e dopo i primi esami sarà il merito, la competenza, i voti a decidere chi va avanti e chi invece sceglierà altre strade. (Il Sole 24 ORE)
Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università Statale di Milano, ha recentemente condiviso le sue opinioni riguardo alle nuove modalità di accesso alla Facoltà di Medicina. (Orizzonte Scuola)
Una novità che potrebbe essere introdotta già dall'anno accademico 2025-2026 (a seconda dei tempi parlamentari). In realtà resterà a numero chiuso, anche se i posti si alzeranno a 25 mila dai cerco 20mila di oggi. (ilmessaggero.it)
La riforma prevede l'abolizione del numero chiuso al primo semestre, consentendo l'iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici senza sostenere i test d'ingresso. L'obiettivo è la riorganizzazione del sistema delle professioni medico-sanitarie in un'ottica di sostenibilità sia per gli Atenei che per l'SSN. (La Provincia di Cremona e Crema)
ROMA (ITALPRESS) – Via libera dalla 7^ Commissione del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. (La Nuova Sardegna)