Usa-Europa, i dazi risvegliano i nostri impulsi naturali: è il momento di fuggire dall’omologazione culturale e dalla ricerca del consenso

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Il Riformista ESTERI

C’è stato un tempo in cui il poeta faceva dire a Prometeo: «Già mi logora la storia di mio fratello Atlante, che laggiù a Occidente è costretto a stare immobile, reggendo sulle spalle la colonna del cielo e della terra». Quell’estremo Occidente, oggi, vuole scrollarsi un peso insopportabile e sembra che lo voglia fare incassando anche gli interessi per aver svolto un compito tanto desiderato quanto indesiderato (Il Riformista)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Così, sul suo social... Questo è un grande momento per arricchirsi, per arricchirsi più che mai». (La Verità)

Di Andrea Fracasso, docente di politica economica, Scuola di Studi Internazionali e Dipartimento di economia e management dell’Università di Trento (il Dolomiti)

Aldilà dell’analisi economico-finanziaria dell’iniziativa di Trump sui dazi e della conseguente caduta delle Borse di tutti il mondo, merita qualche riflessione il fatto che la decisione di una sola persona, sia pure democraticamente eletta al vertice di quella che ancora è la prima economia mondiale, prima potenza militare e primo attore geopolitico, possa sconvolgere ex abrupto il mondo intero determinando un danno certo ad intere popolazioni a fronte di presunti vantaggi per i propri concittadini che, però, vengono quasi unanimemente contestati da tutti gli economisti più accreditati, compresi quelli del suo stesso Paese. (firstonline.info)

Per chi vuole un futuro di giustizia e pace, i dazi di Trump e il riarmo Ue sono lo stesso nemico

Quali sono i veri fini interni dei dazi esterni decidi da Trump. Fatti, problemi, sfide e incognite. Il punto di Sergio Giraldo tratto da X Vi spiego la re-industrializzazione dell’America voluta da Trump (non so se riuscirà nell’impresa) (Startmag)

Che cosa sta accadendo all’Occidente? E davvero gli Stati Uniti d’America si starebbero preparando a salutare il ruolo di guida di un complesso di alleanze che, de facto o de iure, dura dal 1945, come certa stampa e politica vanno gabellando? Come al solito è bene scindere e separare quelli che sono gli annunci clamorosi di una politica che, ormai, è soprattutto spettacolo (politainment), essendosi compenetrata totalmente con il mondo dei media, social e non, e quella che è la realtà delle cose. (il Giornale)

Era la “globalizzazione”, che era presentata come un fenomeno naturale al quale era impossibile, ed in ogni caso sbagliato, opporsi. È paradossale che la decisione di un miliardario reazionario, a capo della prima potenza capitalista, abbia affondato il mercato globale come nessun altro (Il Fatto Quotidiano)