Caivano, blitz al Parco Verde: in corso oggi sgombero di 36 case occupate abusivamente

Caivano, blitz al Parco Verde: in corso oggi sgombero di 36 case occupate abusivamente
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sky Tg24 INTERNO

Operazioni di sgombero da parte di Polizia, carabinieri e guardia di finanza di 36 alloggi occupati abusivamente nel Parco Verde di Caivano, in gran parte da persone ritenute vicine a clan camorristici o comunque con precedenti penali significativi ascolta articolo Case occupate abusivamente al Parco Verde di Caivano: scattano i primi 36 sgomberi. Da questa mattina, personale di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile di Napoli, il Commissariato di polizia di Afragola, il Gruppo Carabinieri Castello di Cisterna, Compagnia e Stazione Carabinieri di Caivano, nonché il Gruppo Guardia di Finanza di Frattamaggiore, coadiuvati da personale proveniente dagli organismi provinciali e centrali, ha dato inizio all'attività di esecuzione di parte dei decreti di sequestro, emessi dal GIP presso il Tribunale di Napoli Nord. (Sky Tg24 )

Ne parlano anche altri giornali

Caivano, blitz al Parco Verde contro le occupazioni abusive 28 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

È un impegno gravoso, ma è quello che gli italiani si aspettano da noi. Lo afferma la premier Giorgia Meloni nella dichiarazione con cui annuncia l'inizio della «fase 2 del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portato avanti negli ultimi 15 mesi, con lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde da soggetti condannati per reati di camorra». (ilmattino.it)

Sgomberi a Caivano, don Patriciello contestato. Il prefetto: «Non si può insultare chi si occupa di chi soffre»

Il sacerdote del Parco Verde appare turbato, in tanti lo hanno duramente apostrofato al suo arrivo e si chiude nel silenzio. Intorno alle 13, dopo aver accettato di confrontarsi con alcune delle famiglie sgomberate, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, fa il suo ingresso nella chiesa di San Paolo Apostolo accompagnato da don Maurizio Patriciello. (Corriere della Sera)