Sciopero generale di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Pubblico Impiego, della Scuola e dei VVF - intera giornata 31 ottobre 2024
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In data 31 ottobre 2024 è stato proclamato da più sigle sindacali uno sciopero di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del Pubblico Impiego, della Scuola e dei Vigili del Fuoco, di cui i dettagli alla documentazione sotto elencata. Ulteriore documentazione è reperibile dai siti di DFP - Cruscotto Scioperi - e CGSSE - Calendario scioperi. (Live Comune di Venezia)
Ne parlano anche altri media
Sciopero generale del 31 ottobre 2024, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato l’avviso inerente lo sciopero generale indetto per la giornata di giovedì 31 ottobre da diverse sigle sindacali. (Scuolainforma)
Incroceranno le braccia le lavoratrici e i lavoratori della scuola, dell’università, degli enti di ricerca, delle accademie, dei conservatori e delle scuole non statali con contratto Aninsei. A proclamarlo è la Flc Cgil che preannuncia “manifestazioni, presìdi e flash mob in 40 città italiane”, mentre “a Roma la manifestazione si terrà davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito a partire dalle 10. (Corriere Romagna)
Le motivazioni di questa protesta sono molteplici e affondano le radici in una serie di problematiche irrisolte che affliggono il settore. (Informazione Scuola)
Il 31 ottobre la scuola sciopera insieme a tutto il Pubblico Impiego contro un rinnovo contrattuale privo di risorse economiche, e per ottenere assunzioni, migliori condizioni di lavoro e maggiori tutele per i lavoratori (approfondisci le motivazioni qui: https://scuola. (USB)
Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. (Virgilio Sapere)
Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. (LA NAZIONE)