IL VIDEO. La Brexit tema tabù della campagna elettorale britannica 2024

Roma, 1 lug. Tema chiave delle legislative del 2019 nel Regno Unito, la Brexit è il grande tabù della campagna per le elezioni del 4 luglio 2024. Approvata nel 2016 e divenuta realtà nel 2020, l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea ha polarizzato l'opinione pubblica nel Paese e ha lasciato ferite che faticano a rimarginarsi. Danny Brookes, consigliere municipale di Skegness, circoscrizione che ha raccolto il record di voti pro-Brexit:"Ci hanno deluso. (il Dolomiti)

Ne parlano anche altri giornali

Il 4 luglio 2024 si vota nel Regno Unito per il rinnovo del Parlamento, con sei mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza prevista per la fine dell'anno. Ad annunciarlo è stato il primo ministro, Rishi Sunak, dopo alcuni malcontenti politici. (Corriere della Sera)

Il 4 luglio gli elettori britannici saranno chiamati alle urne per eleggere i 650 nuovi membri della Camera dei Comuni. Per la prima volta dopo più di un decennio, i sondaggi parlano di un netto vantaggio del partito laburista, guidato da Keir Starmer, rispetto a quello conservatore di Sunak. (Sky Tg24 )

La Gran Bretagna va controcorrente rispetto all'Europa perché sta per eleggere un parlamento molto a sinistra (secondo i sondaggi il Labour viaggia con venti punti di vantaggio sui Tory) ma avverte, e si misurerà con gli stessi venti di destra che spirano nel Vecchio Continente visto che l'estrema destra di Farage può mangiare voti ai Conservatori in grande quantità e svuotare il bacino di voti della destra moderata e centrista (i Tory qui, i Repubblicani in Francia). (ilmessaggero.it)

Elezioni Regno Unito, la “polemica del venerdì” dei Tories contro Starmer: “Lavativo, non merita di essere premier”

Londra, 2 lug. - Un'economia in forte difficoltà e dei servizi pubblici in costante peggioramento sono i due principali problemi che il prossimo inquilino del Number Ten si troverà di fronte, e con poche frecce nel suo arco. (Il Sole 24 ORE)

(di Domenico Maria Bruni, Università degli Studi di Siena – Icedd – Luiss School of Government) (L'HuffPost)

Un segno della disperazione del partito conservatore sulle elezioni del 4 luglio è l’ultimo attacco lanciato contro il leader laburista Keir Starmer, accusato di non prendere seriamente il lavoro di primo ministro perché ha dichiarato che, se conquisterà Downing Street come predicono tutti i sondaggi, spera di “smettere di lavorare il venerdì pomeriggio alle ore 18” per dedicarsi alla moglie e ai… (la Repubblica)