Prada: ricavi 9 mesi salgono a 3,8 mld (+15%), per Miu Miu +97% nel retail

Milano, 30 ott. – Il gruppo Prada nei primi nove mesi del 2024 ha registrato ricavi per 3,829 miliardi di euro, in crescita del 15% a cambi correnti rispetto ai 12 mesi precedenti, “grazie alla forte identità dei marchi, al dinamismo creativo e all’esecuzione disciplinata della strategia”, spiega la maison nella nota. Le vendite retail, che pesano oltre l’89% sul totale, sono salite a 3,425 miliardi di euro, il 15% in più rispetto all’anno prima. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altre testate

Tutte le regioni sono cresciute a due cifre nel terzo trimestre, non risultando intaccate dai venti contrari che stanno attraversando il settore del lusso, soprattutto in Cina. Tra i grandi gruppi italiani spicca la forte crescita di Prada che nei primi nove mesi dell'anno ha toccato i 3,83 miliardi di euro, in crescita del 18% a cambi costanti e del 15% a cambi correnti. (il Giornale)

Non smette di sorprendere lo slancio di Miu Miu, che con una crescita definita “eccellente” del 105% nel singolo trimestre trascina ancora una volta i ricavi dell’intero gruppo del lusso italiano. (Pambianconews)

Crescita a doppia anche in Asia Pacifico (+12% in 9 mesi a cambi costanti, +9% a cambi correnti) confermata nel trimestre. Le vendite retail del marchio Prada sono aumentate del 4% in 9 mesi e del 2% nel trimestre, quelle di Miu Miu del 97% e del 105% nei 3 mesi. (Tiscali Notizie)

Gruppo Prada sale a 3,8 mld nel Q3 grazie alla corsa di Miu Miu (+97%)

Guardando ai primi nove mesi dell’anno, dopo un semestre a +14%, Gruppo Prada ha registrato un turnover di 3,8 miliardi di euro con un incremento del +15% a cambi correnti (+18% a cambi costanti), in linea con le previsioni di Barclays. (Pambianconews)

Di: Barbara Bizzarri 31/10/2024 (Italia Informa)

ha esaminato e approvato i ricavi consolidati al 30 settembre 2024. Un terzo trimestre andato bene, cosa davvero non scontata in questo momento certo molto difficile per motivi geopolitici ma anche per un cambio di mentalità del consumatore che indulge di più alla prudenza, segue i risultati di sostenibilità dei brand, non si accontenta più della sola etichetta scintillante e glam. (QUOTIDIANO NAZIONALE)