Il Mossad dietro all'esplosione dei cercapersone? La tattica di Israele (che potrebbe aver sprecato una carta) e il precedente dei dispositivi manipolati della ditta di Milano

Le azioni del Mossad sono sempre seguite da un intreccio di versioni, storie più o meno verosimili. È lo schermo di protezione ma anche un atto di guerra psicologica per sfruttare la «confusione» nel campo avversario. È stato così per le eliminazioni del padre dell’atomica iraniana Mohsen Fakrizadeh (mitragliatrice telecomandata), dell’esponente di Hamas Ismael Haniyeh (missile o bomba?), del dirigente dell’Hezbollah Fuad Shukr (raid aereo). (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Principale indiziato è Israele, che però non commenta. Gli esperti concordano: un attacco senza precedenti, ma forse non così sofisticato dal punto di vista tecnologico, quello che ha fatto esplodere i cercapersone («pager») di migliaia di agenti di Hezbollah martedì pomeriggio. (Il Sole 24 ORE)

Israele, che ancora non rivendica l'azione, avrebbe attivato il piano messo a punto per far esplodere i cercapersone di cui erano in possesso i membri di Hezbollah "nel timore che il complotto stesse per essere scoperto dal gruppo terroristico". (Adnkronos)

Sono diverse le ipotesi sulla causa e i responsabili, ma non ci sono ancora informazioni certe. Il commento dell'esperto di cybersicurezza Stefano Zanero, docente di Ingegneria informatica del Politecnico di Milano. (Fanpage.it)

Cercapersone esplosi in Libano, com’è stato possibile: tutte le ipotesi tecniche

Dalle vie intorno al Serraglio, sono d’improvviso saliti i clacson, le sirene, le urla. Gli ospedali di Beirut, di Sidone, di Tiro si stavano riempiendo di feriti, anche se nessuno all’inizio capiva il perché: un bombardamento, ma senza bombe. (Corriere della Sera)

La batteria del cercapersone che i miliziani di Hezbollah portano nelle tasche o alla cintura esplode violentemente. Una di quelle operazioni che negli anni hanno costruito e poi consolidato la fama - recentemente appannata - dei suoi servizi segreti. (ilmessaggero.it)