La delusione della comunità romena, lo stop al voto “un attacco alla democrazia”
Costantin Tendeleu venerdì è rientrato a casa dopo il lavoro per prendere la carta d’identità e andare a votare in uno dei 22 seggi per le presidenziali romene allestiti in Piemonte. «Niente, non ce n’è più bisogno», ha detto invece uscendo alla figlia Diana, diplomata al liceo Gioberti e laureata in cinematografia a Bucarest. Era già arrivata la notizia dell’annullamento della procedura elettora… (La Repubblica)
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Oggi la Romania avrebbe dovuto eleggere il suo nuovo presidente. I cittadini rumeni erano chiamati a scegliere tra Călin Georgescu ed Elena Lasconi, due candidati tra i meno accreditati alla vigilia. Lasconi, conservatrice pro-UE, giornalista locale di una rete privata, PRO TV, nota per aver coperto le guerre in Kosovo e Afghanistan, e Georgescu, il candidato anti-establishment emerso dal nulla, ammiratore di Putin, ignorato dai media e che a sua volta aveva preferito comunicare e fare campagna elettorale sui podcast, su YouTube, su TikTok. (Valigia Blu)
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// (agenzia giornalistica opinione)
La scoperta delle manipolazioni messe in atto in occasione delle elezioni per il presidente della Repubblica ha allargato la presenza di insidie nell’utilizzo delle informazioni politiche, economiche, culturali e religiose. (L'Opinione)
Domenica 8 dicembre il regista romeno Radu Jude, 47 anni, pluripremiato ai festival di cinema internazionali, sarà a Venezia, al cinema Rossini (ore 20.30) invitato dal quarto InLaguna Film Festival, per presentare il suo nuovo film “Do not expect too much from the end of the world” che parla delle difficoltà della Romania contemporanea in maniera irriverente, mettendo in scena un personaggio, Bobita, profetico per la situazione che il Paese sta vivendo oggi, dopo la decisione della Corte Costituzionale di annullare le elezioni politiche che avevano visto la vittoria del leader pro Putin e anti europeista, Călin Georgescu. (Corriere della Sera)
La democrazia è un meccanismo delicato, da proteggere con determinazione, ma anche da maneggiare con cura. La sentenza della Corte costituzionale di Bucarest, che ha annullato il primo turno delle presidenziali a due giorni dal ballottaggio originariamente previsto per oggi, rappresenta un pronunciamento senza precedenti, il cui rilievo non può essere sottovalutato. (Avvenire)
– La domenica che doveva segnare l’esito delle presidenziali romene e che è coincisa con il Giorno della Costituzione per il Paese, è stata l’occasione per le dichiarazioni fortemente critiche dei due candidati al ballottaggio, Calin Georgescu e Elena Lasconi, che dopo l’annullamento del primo turno hanno auspicato che presto i romeni possano tornare a esercitare i loro diritti. (Agenzia askanews)