Lombardia, le pagelle: Pogacar nella storia, mai nessuno come lui. Evenepoel è una certezza. Ciccone? Che grinta

Si chiude un altro Lombardia e si chiude un'altra stagione. Il Lago di Como fa da sfondo all'ennesimo assolo di Tadej Pogacar, assoluto dominatore di questa stagione. Mai nessuno nello stesso anno è riuscito a vincere il Giro d'Italia, il Tour de France, il Mondiale e due Classiche Monumento (nel suo caso la Liegi-Bastogne-Liegi e il Lombardia). Per descriverlo sono finite le parole. Ma ecco le pagelle di questa edizione della classica delle foglie morte... (Bicisport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E così dopo i trionfi nel 2021 a Bergamo, 2022 a Como, 2023 a Bergamo, ecco il formidabile sloveno della Uae Emirates festeggiare la quarta vittoria nel 118° Giro di Lombardia ancora a omo. Solo lui, c'è solo il re del mondo. (La Gazzetta dello Sport)

Lo sloveno si è mosso ai -48,5 km, nel tratto più duro della Colma di Sormano, facendo il vuoto. Lo sloveno eguaglia Coppi e chiude così una stagione straordinaria COMO (ITALPRESS) - Tadej Pogacar l'ha fatto ancora. (Tiscali)

Che rimane però l’italiano che ha vinto più edizioni del Lombardia, cinque totali… Senza limiti e senza confini. (La Stampa)

Pogacar, altra impresa: vince il Lombardia per 4 volte consecutive come Coppi

IL LOMBARDIA - Tadej Pogacar mostruoso quest’anno, da record nella Classica delle Foglie Morte con il suo quarto successo consecutivo, così come aveva fatto Fausto Coppi. La maglia iridata brilla sul lungolago di Como, ennesimo dominio senza replica per i rivali, con uno scatto arrivato a 48 chilometri dalla conclusione. (Eurosport IT)

E non solo. Tadej Pogacar ha perso anche le parole a forza di vincere in questo 2024 da sogno, iniziato col successo alla Strade Bianche, proseguito con il tris Giro d'Italia, Tour de France e campionato del mondo, chiuso adesso col quarto successo di fila al Giro di Lombardia. (La Gazzetta dello Sport)

Ma è anche l’unico ciclista della storia ad aver vinto Giro, Tour, Mondiale e due classiche Monumento nella stessa stagione. Il fenomeno sloveno ha attaccato ai -48 km, con un volenteroso Evenepoel all’inseguimento ma il cui distacco si è progressivamente allungato da oltre il minuto iniziale ai quasi tre e mezzo finali. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)