Berrettini: “Non ho limiti, voglio avvicinarmi a Sinner”
Da Malaga a Malaga, il viaggio di Matteo Berrettini è stato fisico ed esistenziale. «L’anno prossimo la vinciamo insieme» gli aveva detto Sinner nel 2023, quando Matteo era infortunato e in panchina vide vincere la Davis ai suoi compagni. Se quella era stata la Coppa di Jannik, questa è anche e soprattutto di Berrettini, l’unico a giocare e a portare un punto in tutti i sei confronti gioca… (la Repubblica)
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Con l'analisi del fenomeno azzurro: dai 19 tornei challenger al ritorno ad alti livelli di Berrettini I capi del tennis: Coppa Davis e Billie Jean King Cup nello stesso anno: l'Italia è il quinto paese a centrare la doppietta nello stesso anno titola Marca Sinner chiude un anno incredibile difendendo il titolo in Coppa Davis è l'apertura del tennis del sito della britannica Bbc. (La Gazzetta dello Sport)
Nel momento del trionfo spende parole toccanti per l'avversario: "Ha avuto una carriera incredibile, gli auguro il meglio". (Fanpage.it)
La Coppa Davis, infatti, non si vince solo grazie a un campione, non fosse altro per il fatto che Sinner non gioca da solo. E a selezionare i giocatori, a motivarli e a scegliere chi mandare in campo, di volta in lui, c'era e c'è lui, questo 43enne di Livorno con un passato di discreto livello nel tennis professionistico (il suo miglior ranking ATP in singolare è stato il 25º posto raggiunto nel luglio 2007), numero uno in Italia per diversi anni. (il Giornale)
Oggi i cannibali siamo noi, ed è emblematico che gli azzurri siano andati a conquistare consecutivamente la seconda e la terza insalatiera della loro storia (la prima risaliva al 1976) a Malaga, proprio in casa di quella Spagna che l’anno scorso manco c’era, e quest’anno non è riuscita a nascondere i propri limiti dietro il crepuscolare, malinconico Nadal e dietro Alcaraz che è sì un fenomeno nei picchi, ma di Sinner non ha né la continuità di rendimento, né la capacità di fare squadra. (L'Eco di Bergamo)
Oltre 6 milioni di spettatori che hanno seguito gli azzurri tra Rai e Sky. L’Italia è ufficialmente il Paese più forte al mondo nel tennis e gli italiani hanno risposto con grande entusiasmo di fronte alle gesta degli uomini di Volandri, con Sinner e Berrettini sugli scudi. (Il Fatto Quotidiano)
La bellezza della vittoria in Coppa Davis - che ha annichilito in finale l'Olanda -, unita a quelle delle “ragazze” in Billie Jean King Cup (ex Fed Cup), non solo rimarca il fatto che in questo momento l’Italia è la prima nazione al mondo per il tennis, ma permette di sistemare finalmente in soffitta un certo culto del vintage fatto di confronti spesso infondati tra il passato (definito a priori - e non si sa perché - migliore) e il presente (ritenuto inspiegabilmente peggiore). (Avvenire)