Ottavia Piana salva alle 2.59 dopo 75 ore di lavoro dei soccorritori. La gioia e il brindisi al campo base
«Tutti insieme. Bicchiere! Prontiiiii. Oooooooo Ottaviaaaaaaaa». Nella tenda al campo base di Fonteno si esulta e si brinda. Alle ore 2.59 del 18 dicembre i soccorritori hanno raggiunto l’uscita insieme alla barella con la speleologa Ottavia Piana, che da sabato pomeriggio era intrappolata, ferita, nella grotta Abisso Bueno Fonteno. Le attività di soccorso, iniziate alla mezzanotte del 15 dicembre, si sono concluse in anticipo rispetto alle tempistiche stimate e hanno visto l'impiego di 159 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico provenienti da 13 regioni italiane. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)
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Nutrita con gel energetici e accompagnata da un anestesista. L'equipe, in costante contatto con un centinaio di operatori nel campo base esterno, procede un passo alla volta, un metro alla volta. (il Giornale)
Una squadra del soccorso alpino e speleologico proveniente dal Friuli Venezia Giulia ha preso parte all'operazione di salvataggio di una speleologa, Ottavia Piana, infortunatasi nella grotta Abisso Bueno Fonteno, nella bergamasca, nel pomeriggio di sabato 14 dicembre; l'operazione si è conclusa alle 3 di notte di mercoledì 18 dicembre. (RaiNews)
Alle 3.10 del 18 dicembre l’uscita dalla grotta: ad attendere la speleologa Ottavia Piana c’era il compagno che, con la famiglia e gli amici, ha vissuto tre giorni e tre notti di apprensione per le condizioni in cui si trovava la 32enne bresciana, di Adro. (L'Eco di Bergamo)
Alle ore 2:59 del 18 dicembre i soccorritori hanno raggiunto l’uscita insieme alla barella con la speleologa infortunatasi in un’area esplorativa della grotta Abisso Bueno Fonteno nel pomeriggio di sabato scorso. (Sky Tg24 )
La donna è stata portata fuori dalla grotta alle 2.59 di questa notte (mercoledì 18 dicembre) ed è ora ricoverata in ospedale. (Corriere TV)
Dopo 75 ore di operazioni, la speleologa infortunata nella grotta Abisso Bueno Fonteno è stata recuperata e trasferita in barella con l’elisoccorso. L’intervento ha coinvolto 159 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, medici e infermieri, con una sinergia decisiva tra squadre e enti locali. (ilmessaggero.it)