Le tante foto del presunto killer Mangione: un fenomeno in Rete
Trieste, 12 dic. – Il volto di Luigi Mangione è un po’ spavaldo nel primo scatto postato da Diet Prada, ma il commento è fulminante: “Aspettando pazientemente che arrivi la serie di foto segnaletiche di oggi”. Provocatorio come sempre e un po’ ironico – per quanto sia complessa l’ironia su un caso come quello di Mangione – il watchdog group del fashion con 3,4 milioni di follower ha ancora una volta centrato il punto. (Agenzia askanews)
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Ma le manifestazioni di sostegno al suo gesto non si placano. Non sono solo i commenti sui social che giustificano, quando non celebrano, l’assassinio, ora ci sono anche le donazioni a favore di Mangione che hanno cominciato ad affluire su conti dedicati. (Il Fatto Quotidiano)
Ma se ci si recasse al numero civico 9 della Stoliarnij Pereulok, il vicolo che Dostoevskij in “Delitto e castigo” ribattezzò “vicolo S”… (L'HuffPost)
Tra gli elementi incriminanti ci sono le sue impronte digitali trovate su una bottiglia d'acqua e sull’involucro di una barretta Kind, oltre che sulle pallottole utilizzate nel delitto. Luigi Mangione, 26 anni, sospettato dell'omicidio di Brian Thompson, Ceo di Unite Healthcare, è detenuto in isolamento nel carcere di Huntington, Pennsylvania. (Tiscali Notizie)
A firma, uno slogan: “Deny. Queste foto segnaletich… (L'HuffPost)
Thompson è stato ucciso durante un incontro annuale degli azionisti dell’azienda, e le prove raccolte dalla polizia sembrano collegare Mangione direttamente alla scena del delitto. Mangione, arrestato in Pennsylvania, è stato accusato di omicidio, possesso di armi illegali e falsi documenti d’identità, ma si oppone all’estradizione e ha dichiarato che intende difendersi dalle accuse. (Virgilio Notizie)
«Caro Luigi, ti scrivo...». Nella comunità di Reddit, la stessa in cui nei mesi passati con il nome «mister_cactus» Luigi Mangione aveva espresso frustrazione per il sistema sanitario americano, c’è chi oggi condivide informazioni su come scrivergli una lettera o inviargli soldi in prigione. (Corriere della Sera)