UFO: Il Pentagono parla di 400 ‘incontri’: “Vogliamo sapere cosa c’è là fuori”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Nanopress ESTERI

UFo, Uap, o relitti terrestri?

Il penultimo rapporto dell’intelligence, non era riuscito a spiegare solo uno dei 144 incontri documentati, e comunque non conteneva le parole “alieno” o “extraterrestre”.

“Vogliamo sapere cosa c’è là fuori tanto quanto voi volete sapere cosa c’è là fuori”, ha detto Ronald Moultrie, il più alto funzionario dell’intelligence del Pentagono, che ha anche testimoniato all’udienza. (Nanopress)

Su altri giornali

La prima è che Washington intende ora affrontare la questione in modo aperto e trasparente, legandola a doppio filo all’esigenza di tutelare la sicurezza nazionale, dopo decenni di silenzio utile solo ad alimentare teorie del complotto e cospirazioniste. (Punto Informatico)

That will change next week when I lead a hearing in @HouseIntel on this topic & the national security risk it poses. «Missile russo, Ufo, o incidente aereo?» (ilmattino.it)

Quindi attenzione a pensare che i militari siano sempre trasparenti, a volte hanno anche la loro convenienza a raccontare o a lasciare che circolino storie affascinanti, per cui noi vogliamo crederci e invece loro vogliono depistarci” La Camera degli Usa ha fatto la prima audizione pubblica sugli Ufo in oltre 50 anni. (Sky Tg24 )

agari non ci saranno gli alieni, dietro i fenomeni aerei non identificati che i piloti delle forze armate americane hanno osservato decine di volte. È il messaggio uscito dall'audizione sugli Ufo, che la Commissione Intelligence della Camera ha organizzato ieri al Congresso, per la prima volta in 50 anni (la Repubblica)

Perché molte apparizioni di fenomeni aerei inspiegabili (l’acronimo inglese è UAP) registrati dai militari americani rimangono ancora un mistero. “Qualsiasi oggetto che incontriamo può probabilmente essere isolato, caratterizzato, identificato e, se necessario, spiegato”, ha affermato Moultrie. (Il Fatto Quotidiano)

"Da qui la corsa a rilasciare informazioni definite segrete - e l’udienza del Congresso Usa ne è solo un ultimo atto in ordine cronologico - dove si esplicita a gran voce che non è 'roba' americana. Gli Usa hanno tenuto a precisare al mondo solo che gli oggetti o fenomeni aerei osservati dai loro militari nei loro spazi aerei nel corso di un paio di decenni non sono frutto 'della tecnologia Usa'. (Adnkronos)