Zelensky: «La situazione più difficile sul fronte è nelle direzioni di Pokrovsk e Kurakhove»
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News La diretta Zelensky: «La situazione più difficile sul fronte è nelle direzioni di Pokrovsk e Kurakhove» Secondo il ministero della Difesa Mosca non ha mai perso così tanti uomini ed equipaggiamenti dall'inizio dell'invasione: «Il 2024 è stato l'anno più nero per l'esercito russo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI (Corriere del Ticino)
Ne parlano anche altri media
“Che il 2025 sia l'anno dell'Ucraina. Sappiamo che la pace non ci sarà data in dono. Non ho dubbi che il nuovo presidente americano voglia e sarà in grado di portare la pace e porre fine all'aggressione di Putin": così Vladimir Zelensky, nel suo discorso di fine anno al Paese. (la Repubblica)
Un elemento centrale sarà l’insediamento, il 20 gennaio, di Donald Trump alla Casa Bianca, che potrebbe ridefinire le dinamiche del conflitto. Trump ha dichiarato come priorità la fine della guerra in Ucraina, ma restano aperte le domande sulle condizioni per il cessate il fuoco e sul prezzo che Kiev potrebbe pagare. (Il Dubbio)
Può aiutarci a fermare (Vladimir) Putin. È molto forte e imprevedibile», ha detto Zelenskyj in un’intervista televisiva, credendo che il presidente eletto americano «voglia davvero porre fine alla guerra. (Gazzetta di Parma)
La collaborazione militare fra la Corea del Nord e la Russia si sta intensificando: secondo il Wall Street Journal, Pyongyang sta aumentando la fornitura di armi a Mosca per la guerra in Ucraina in cambio di denaro e petrolio, consentendo all'armata russa di guadagnare terreno. (La Stampa)
Istituiremo il programma 'Grain from Ukraine' ('Grano dall'Ucraina') per collaborare con l'amministrazione siriana e con tutti i partner pronti a dare il loro sostegno». «Comunicheremo con gli europei e gli americani - ha aggiunto Zelensky - per garantire un sostegno il più forte possibile. (Corriere del Ticino)
Il discorso di fine anno del presidente ucraino Zelensky è stato quello che ci si aspettava dall’uomo che abbiamo imparato a conoscere in questi tre anni: orgoglioso, commovente, abile, con la giusta dose di retorica, formidabile nel mobilitare lo spirito degli ucraini, attento a mettere in risalto non solo i loro enormi sacrifici ma anche, in un momento in cui i sondaggi non parlano a suo favore, i risultati ottenuti dalla dirigenza nel tessere rapporti internazionali. (L'Eco di Bergamo)