Almasri, l’incontro segreto tra Meloni e Mattarella. Premier al Colle prima del video-denuncia

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Martedì. Primo pomeriggio. Quirinale. Un’auto blu varca l’ingresso della residenza del Capo dello Stato. Dentro c’è Giorgia Meloni. La attende Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica. Non è una giornata qualunque. Sulla scrivania della premier, un’ora prima, due Carabinieri hanno lasciato una comunicazione d’iscrizione nel registro degli indagati, firmata dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altri giornali

La chiusura del mercato si avvicina e Giuntoli accelera: trovato l'accordo per la cessione del calciatore bianconero. I dettagli dell'affare. (SpazioJ)

Il premier, dopo aver comunicato in prima persona di aver ricevuto un avviso di garanzia, ha attaccato le toghe: “Alcuni giudici vogliono governare: allora si candidino”. Il caso Almasri sta tenendo banco in tutti i salotti, sia quelli istituzionali sia quelli televisivi. (Liberoquotidiano.it)

Lei si chiama Maria, ha 22 anni e origini russe. Nel video si vede la ragazza vestita da sirena mentre nuota nell'acquario con accanto lo storione. All'improvviso il pesce la attacca mordendola alla testa e stringendo le mascelle intorno al viso della 22enne. (Il Giornale d'Italia)

E adesso?«Adesso insistiamo perché il governo ha il dovere di venire a spiegare cosa è successo. Non pensino di sottrarsi alle loro responsabilità perché il Parlamento non è stato abolito. (Corriere della Sera)

In particolare, al centro del tavolo degli studi televisivi si discute in merito all'"atto dovuto" nei confronti del presidente del Consiglio e di tutti gli altri membri del governo coinvolti. Alcuni osservatori hanno notato una certa somiglianza con quanto accadde a Silvio Berlusconi durante la sua prima avventura a Palazzo Chigi. (Liberoquotidiano.it)

Giorgia Meloni è decisa a prendere di petto la battaglia contro una parte della magistratura che «rema contro» il governo. Ma vigila perché le tensioni in corso tra poteri dello Stato non varchino una linea rossa né deflagrino in uno scontro aperto. (ilmessaggero.it)