Medio Oriente, le news. Raid di Israele colpisce un edificio a Gaza: 5 morti. Neonata muore di freddo nella notte di Natale

Un nuovo raid israeliano su Gaza City ha causato la morte di almeno 5 persone, ma decine sono intrappolate sotto le macerie. Un nuovo attacco che segue di poche ore la drammatica notizia della bambina di tre settimane morta di freddo nella Striscia (almeno altri due bambini avrebbero subito la stessa sorte nelle ultime settimane), riaccendendo un faro sulla drammatica emergenza umanitaria che c’è a Gaza, mentre Israele e Hamas continuano ad accusarsi a vicenda di aver complicato gli sforzi per il cessate il fuoco. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Israele ha affermato di aver colpito più obiettivi collegati al movimento Houthi allineato all’Iran nello Yemen, tra cui l’aeroporto internazionale di Sana’a, e i media Houthi hanno affermato che almeno sei persone sono state uccise (Il Sole 24 ORE)

La storia della piccola Sila, neonata morta congelata tra il 24 e il 25 dicembre, vicino a Khan Younis, è il paradigma del conflitto fra Israele e Hamas, che continuano ad accusarsi a vicenda di aver complicato gli sforzi volti a stabilire un cessate il fuoco che avrebbe potuto porre fine a un’estenuante guerra lunga 14 mesi. (Sardegna Live)

Parroco Aleppo, "Il nostro Natale tra tensioni e speranza" (RaiNews)

Gaza, cinque giornalisti uccisi da un missile. L’Idf: “Erano una cellula terrorista”. Bimba morta di freddo in un campo profughi a Natale

A causa del vento gelido, al mattino la piccola era irrigidita, aveva le labbra viola e presentava vistose macchie sul volto: nonostante la corsa nell'ospedale del campo, i suoi polmoni si erano già deteriorati (Il Fatto Quotidiano)

Vatican News Trentotto morti in 24 ore, 45.399 in 14 mesi. È il bilancio della guerra su Gaza fornito dal ministero della Salute della Striscia, espressione di Hamas. (Vatican News - Italiano)

Tra le vittime ci sono cinque giornalisti della tv palestinese Al-Quds Today, legata al movimento della Jihad islamica, che si trovavano a bordo di un furgone parcheggiato di fronte all’ospedale Al-Awda, nel campo profughi di Nuseirat. (Il Fatto Quotidiano)