Trump, cappio al collo della cooperazione internazionale

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Vita ESTERI

Uno stop lungo 90 giorni e, chissà, forse di più. Il 20 gennaio, non appena insediatosi, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sospende per tre mesi l’erogazione di quasi tutti i fondi destinati ai progetti di cooperazione umanitaria e sviluppo, esclusi quelli per gli aiuti alimentari d’emergenza e per i finanziamenti militari per Israele ed Egitto, come specificato in successive deroghe firmate dal segretario di Stato Marco Rubio (Vita)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E in perfetta sintonia con l’ex amministrazione di Joe Biden: Ai e quantistica sono infatti le nuove linee del fronte nella rivalità tra Usa e Cina, una sorta di corsa agli armamenti tecnologici. (Il Sole 24 ORE)

"Siamo ovviamente molto preoccupati per questa sostanziale perdita di finanziamenti", ha affermato Pio Smith, direttore regionale per l'Asia e il Pacifico del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), durante una conferenza stampa a Ginevra. (Tiscali Notizie)

Tra i primi ordini esecutivi firmati da Donald Trump il giorno del suo insediamento, lo scorso 20 gennaio, c’era il congelamento per 90 giorni dei generosi aiuti allo sviluppo che Washington elargiva in giro per il mondo. (EuNews)

Allarme Onu: con tagli a fondi Usa 1.200 decessi in più in Afghanistan

Il programma di vaccinazione antimalarica ha subito una battuta d’arresto con il recente congelamento dei fondi da parte dell’amministrazione Trump. (Ultima Voce)

A poco più di una settimana dall’insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump, che in questi giorni ha firmato una raffica di ordini esecutivi mostrando sempre il pugno duro, è costretto a fare il primo dietrofront. (ilmessaggero.it)

A una settimana dall’insediamento di Donald Trump, stanno già arrivando i primi tagli alla spesa pubblica. L’Ufficio di Gestione e Bilancio della Casa Bianca (OMB) ha emesso una nota in cui ordina la sospensione temporanea di «tutta l’assistenza finanziaria federale», paralizzando potenzialmente una vasta gamma di programmi federali. (L'INDIPENDENTE)