Insigne: “Mai stato invidioso dello scudetto Napoli, ho festeggiato da lontano”
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L’ex capitano azzurro si racconta in un’intervista esclusiva e chiarisce le voci sulla presunta invidia per il tricolore conquistato dai partenopei. Lorenzo Insigne rompe il silenzio e parla dello scudetto del Napoli. In un’intervista esclusiva rilasciata a Radio Serie A, che andrà in onda integralmente nella giornata di domani, l’ex capitano azzurro ha voluto chiarire la sua posizione sui festeggiamenti del terzo tricolore partenopeo. (Napolipiu.com)
Ne parlano anche altre fonti
La Russa "Ci stringiamo al dolore delle famiglie vittime di Calenzano" 10 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
È stato trovato il corpo dell'ultima persona dispersa in seguito all'esplosione del deposito Eni a Calenzano, in provincia di Firenze. Cinque in tutto le vittime, una ventina i feriti, di cui due ricoverati all'ospedale Cisanello di Pisa che destano "molta preoccupazione" secondo quanto detto dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. (Tiscali Notizie)
“Quando Ancelotti ha lasciato Napoli, sono stato incolpato io per aver mandato via… Conoscendo De Laurentiis, non posso esser mai stato io a mettere pressione su di lui”, ha rivelato Insigne, respingendo con fermezza le accuse che lo indicavano come il responsabile dell’esonero del tecnico. (Napolipiu.com)
Certo è che, come purtroppo sappiamo anche dall’identità di due delle vittime, lì si stava facendo manutenzione. «Lo vede quel fumo bianco, quello che sale da terra, poco prima dell’esplosione? Tutto è partito di lì. (ilmessaggero.it)
Ieri, per la prima volta, il sistema di allarme pubblico sviluppato dalla Protezione Civile It-alert è stato utilizzato in un caso reale, in seguito all’incidente nell’impianto Eni di Calenzano, nei pressi di Firenze. (Sky Tg24 )
CALENZANO (FIRENZE). Omicidio plurimo colposo: è solo la prima ipotesi di reato dell’inchiesta della procura di Prato, condotta dal procuratore Luca Tescaroli e dal sostituto Massimo Petrocchi sulla strage nel deposito Eni di Calenzano, che ha causato cinque vittime, tre feriti gravissimi e altri 20 meno gravi. (La Stampa)