Ocse: totale globale titoli Stato e bond società supera 100.000 mld

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tiscali Notizie ECONOMIA

E, più di recente, delle misure operate nell'ambito di lockdown e restrizioni imposti dai governi a motivo del Covid. Contemporaneamente la stretta normativa e regolamentare sul ricorso al credito bancario ha spinto sempre più le imprese a far ricorso ai mercati obbligazionari. Secondo l'Ocse nel 2024 il valore totale di emissioni di titoli pubblici e di obbligazioni societarie ha superato un ammontare totale di 100.000 miliardi di dollari, sempre a livello globale. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le banche centrali hanno smesso di acquistare obbligazioni e, in alcuni casi, iniziato a venderle. Ciò che non è cambiato è il trend di crescita del debito obbligazionario globale – pubblico e corporate – che nel 2024 ha raggiunto una quota record di oltre 100 trilioni di dollari, quasi pari al pil globale. (Milano Finanza)

Nel 2024 i governi e le imprese, si legge nel rapporto, hanno preso in prestito dai mercati 25.000 miliardi di dollari a livello globale, quasi il triplo rispetto al 2007. Ed è destinato ad aumentare. (ilmessaggero.it)

Il rapporto dell’Ocse, pubblicato ieri, riguarda 35 Paesi e si deve, in particolare, all’impegno del rappresentante italiano, Carmine Di Noia. L’85 per cento del Prodotto globale. (Corriere della Sera)

E con una grande incognita sui rifinanziamenti, perché quando andranno a chiedere sul mercato nuovi capitali, dovranno quasi certamente impegnarsi con rendimenti più elevati. ROMA – Governi e società private sempre più indebitati. (la Repubblica)

Lo segnala l’Ocse nel Global Debt Report 2025 che evidenzia come in particolare i programmi di vendita Belgio e Italia hanno programmi di vendita di titoli di lunga data che «hanno suscitato un rinnovato interesse grazie all'emissione di nuovi prodotti». (Corriere della Sera)

Siamo tutti sempre più indebitati. Nei Paesi Ocse il rapporto tra debito e Pil, dopo una breve riduzione legata all’inflazione, ha ripreso a salire, passando dall'82 per cento nel 2023 all'84 per cento nel 2024 e… (L'HuffPost)