Eni, utile a 3,5 miliardi. Descalzi: «Oltre le attese»
Sulla scia del core business dell’esplorazione e produzione che ha contribuito con un 26% dell’utile operativo pro forma adjusted, oltre i 3,5 miliardi, Eni gira la giro di boa del semestre con risultati superiori alle stime degli analisti al punto che il cane a sei zampe guidato da Claudio Descalzi ha rivisto al rialzo alcuni target 2024, a cominciare dall’ebit proforma adjusted, a 15 miliardi, e vuole imprimere un’accelerazione del piano di buyback rispetto alla scadenza di aprile 2025. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il gruppo del Cane a sei zampe ha reso noto di aver chiuso il secondo trimestre con un utile netto adjusted di 1,519 miliardi, mentre l'utile operativo proforma adjusted si attesta a 4,1 miliardi. (Il Sole 24 ORE)
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Così l'ad di Eni Claudio Descalzi commenta i risultati del gruppo. "Nel II trimestre '24 abbiamo ottenuto risultati superiori alle attese, dimostrando i significativi progressi fatti da Eni in molteplici aspetti della sua strategia e del piano industriale illustrati agli investitori lo scorso marzo". (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Valutazioni positive per i risultati più alti del consenso, per il possibile incremento del buyback a 2,1 miliardi di euro e per la riduzione del leverage grazie agli incassi dalle dismissioni. Elementi di rischio restano i prezzi dell’energia più bassi del previsto e le turbolenze in alcuni Paesi chiave. (Milano Finanza)
Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati del secondo trimestre e del primo semestre 2024 (non sottoposti a revisione contabile). (Imille protagonisti del mondo economico)
Eni registra profitti oltre le attese e si prepara ad accelerare il buyback. Il dato è in calo del 21% rispetto allo stesso periodo del 2023, che ancora beneficiava della coda della crisi energetica, ma supera le previsioni degli analisti. (Corriere della Sera)