Dossier statistico: ecco come si è costruito il “mostro migrante”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Marocco, Egitto e Nigeria le prime tre nazionalità africane Dossier statistico: ecco come si è costruito il “mostro migrante” Presentato il lavoro annuale di Idos, la rivista Confronti e l’Istituto di studi politici S. Pio V. I numeri raccontano una realtà diversa da quella manipolata a fini propagandistici dal governo di destra. La popolazione straniera in Italia è passata dall’8,7% del totale dei residenti nel 2020 al 9% nel 2023. (Nigrizia.it)
Su altri media
Solo a Milano ce ne sono 492mila. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Migranti, in Puglia lavorano più degli italiani – In Puglia, sono circa 150mila i migranti presenti sul territorio, una cifra sotto la media nazionale, ma con tassi di attività lavorativa spesso superiori a quelli degli italiani. (Stranieri in Italia)
Margherita Scoccia è il personaggio politico umbro che negli ultimi sette mesi ha avuto il maggior numero di interazioni sui propri canali social. È quanto emerge da un recente monitoraggio condotto da AdnKronos attraverso la piattaforma SocialData che ha analizzato le conversazioni online e social riguardanti l’Umbria nel periodo compreso tra il 10 marzo e il 23 ottobre 2024. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
«La regione Basilicata – è stato sottolineato anche nel rapporto annuale Idos – è, oramai da anni, bloccata in una gestione perennemente emergenziale dell’accoglienza dei migranti e dei lavoratori stagionali transitanti, rendendo paradossalmente “strutturale” la stessa emergenza, con enormi ritardi e pesanti inadempienze sempre e solo a scapito dei cittadini stranieri». (Cronache TV)
I dati contenuti nel Dossier statistico sull’immigrazione 2024, presentato ieri all’Università “Magna Graecia” di Catanzaro dalla referente calabrese per il Centro studi e ricerche Idos, Roberta Saladino , sembrano suggerire questa lettura per il futuro della regione, che ormai da anni vive il duplice problema dell’emigrazione di popolazione giovane e dell’innalzamento dell’età media della popolazione rimanente: «Esaminando soltanto la popolazione autoctona, si registra un forte decremento a causa non soltanto del calo delle nascite ma anche di una ripresa importante dei flussi in uscita. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)
«Il calo demografico della popolazione in Calabria si riflette non solo sulla dimensione crescente della popolazione anziana, ma determina effetti anche nell’ambito scolastico» (dott.ssa Roberta Saladino) (Reportage online)