I Friedkin all'Everton hanno già lo stadio (avveniristico, sull'acqua), a Roma non lo avrebbero mai visto
Il Times: sarà pronto dal 2025. I Friedkin considerano l’Everton un club con grandi potenzialità. L’incognita della gestione di due club uguali come Everton e Roma I Friedkin all’Everton hanno già lo stadio (avveniristico, sull’acqua), a Roma non lo avrebbero mai visto O l’Everton o niente. Comincia così la lunga analisi che il quotidiano britannico il Times pubblica nel giorno dell’acquisizione ufficiale del club da parte dei Friedkin. (IlNapolista)
Su altri media
Aliprandi) – Adesso gli amministratori delegati da trovare sono due, uno per la Roma, l’altro per l’Everton. Ieri l’Everton ha potuto ufficializzare il passaggio di proprietà. (Pagine Romaniste)
I proprietari americani della Roma hanno acquistato anche la società inglese, che insieme al Cannes diventa il terzo club del gruppo. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
L'acquisizione dell'Everton da parte dei Friedkin porta a sedici il numero di proprietà straniere presenti in Premier League, in particolare quelle provienti dagli USA. Su venti squadre, sono ben dieci ad essere controllate da investitori statunitensi e in tutto sono ben sette le Nazioni che rappresentano la diversità di provenienza degli investitori nel campionato inglese. (Il Romanista)
Il Gruppo Friedkin ha perfezionato l'acquisto dell'Everton, rilevando da Farhad Moshiri il 94,1% delle quote del club di Liverpool e affidando l'incarico di CEO a Marc Watts. Lo stesso Watts ha annunciato ai tifosi inglesi una lista di sei obiettivi strategici che la nuova presidenza si prefigge di raggiungere. (Il Romanista)
Il club inglese ha confermato il cambio al vertice: i proprietari della Roma hanno acquisito una quota pari al 94,1% della società di Liverpool. Accordo chiuso a quota 400 milioni di sterline. (Diretta)
Proprio il CEO della squadra inglese ha scritto una lettera per i tifosi dell'Everton, in cui vengono elencate sei promesse e obbiettivi che la nuova proprietà ha intenzione di attuare. (Il Romanista)