Io e Te dobbiamo parlare Recensione
Io e Te dobbiamo parlare segna la prima collaborazione fra Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, che insieme funzionano benissimo. La commedia di cui sono protagonisti ha una solida struttura fa molto ridere. La recensione di Carola Proto. Se il film comico antepone al racconto cinematografico le gag e le battute di uno o più comici e sfrutta in qualche modo la popolarità dei protagonisti per assicurarsi il plauso delle loro irriducibili fan base, la commedia addomestica il comico assoggettandolo alla scrittura ma lasciandogli lo squisito privilegio di proporre variazioni sul tema. (ComingSoon.it)
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Un’ondata di comicità si appresta a travolgere la Dorica: Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, dopo aver trasformato durante l’estate il capoluogo nel set del loro ultimo film "Io e te dobbiamo parlare", tornano sabato per celebrare l’uscita nelle sale, prevista per oggi. (il Resto del Carlino)
Alessandro Siani, comico napoletano, ha parlato di comicità, differenze tra cinema italiano e americano, il suo distacco dai social e il valore dell’improvvisazione. Ha annunciato il ritorno di "Fiesta", spettacolo di successo che celebra il legame unico con il pubblico. (Geopop)
Sono alcuni dei commenti a caldo del pubblico appena uscito ieri pomeriggio dalla sala del Giometti dove è stato proiettato per la prima volta "Io e te dobbiamo parlare", l’attesissimo film commedia che vede per la prima volta insieme sul grande schermo Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni, girata proprio nella nostra città. (il Resto del Carlino)
Idea allettante, e teoricamente vincente: mettere insieme i maestri del box office in un film che punta alla commedia tout court. Il risultato, però, è sospeso, e forse poco centrato rispetto a una comicità che punta allo sketch. (Movieplayer)
Alessandro Siani interpreta Antonio, un agente di polizia con una vita tranquilla e una carriera che non brilla. Tutto cambierà quando il suo destino si intreccia con quello del collega Pieraldo. Con la sua comicità unica, Siani dà vita a un personaggio che affronta relazioni complesse e un crimine inaspettato. (Sky Tg24 )
Più che “una volante per due”, citando il classico natalizio in poltrona, un’opera raddoppiata e vieppiù dimezzata, né carne (Pieraccioni) né pesce (Siani), col napoletano che dirige ma, diremmo, ancor più si fa eterodirigere dal toscano – e da remoto, se non antitetico, rispetto alla sua vis. (cinematografo.it)