Bambino di 10 anni colpito alla testa da una porta da calcio in un campo a Giaveno: è grave

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Il Fatto Quotidiano INTERNO

È ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Regina Margherita di Torino, il bambino di 10 anni che nella serata di lunedì, a Giaveno, è stato colpito alla testa da una porta di calcetto. Il piccolo è intubato e ha un trauma cranico, le sue condizioni sono gravi ed è in prognosi riservata. Il bambino era in un centro sportivo per seguire un corso di tennis quando si è aggrappato alla porta di calcetto che ha ceduto: la struttura lo ha colpito alla testa. (Il Fatto Quotidiano)

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A Giaveno, comune in provincia di Torino, un bambino di 10 anni è stato travolto da una porta da calcio. Il piccolo è stato ferito gravemente ed è stato trasportato urgentemente all’ospedale infantile Regina Margherita. (Virgilio Notizie)

GIAVENO – Un bambino di 10 anni di Giaveno è ricoverato in condizioni gravissime al Regina Margherita di Torino: dopo essersi appeso per gioco alla traversa della porta di un campo da calcetto, la struttura gli è caduta in testa e gli ha causato un trauma cranico (Quotidiano Piemontese)

Il bambino è stato travolto da una porta di calcetto mentre si allenava a tennis nel circolo sportivo di Giaveno. (Fanpage.it)

Un bambino di 10 anni è ricoverato in condizioni disperate dopo un tragico incidente avvenuto mentre si trovava in un campo sportivo polifuznionale a Giaveno (Torino). (ilgazzettino.it)

Si è appeso alla traversa della porta del campo di calcetto, probabilmente per gioco: purtroppo però la struttura ha ceduto e la porta lo ha travolto, cadendogli addosso. Un bambino di dieci anni è ora ricoverato in ospedale al Regina Margherita con un grave trauma cranico in seguito alla botta ricevuta: le sue condizioni sarebbero critiche. (TorinOggi.it)

Un bambino di 10 anni è stato colpito in testa da una porta di calcetto ed è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Regina Margherita. Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, il piccolo stava giocando a tennis con alcuni amici in un campo coperto. (Corriere della Sera)