Gaza, riprendere gli scontri? Scelta obbligata, ma la sinistra non capisce

Quell’ammucchiata progressista che qualcuno con eccesso di ottimismo aveva battezzato “campo largo”, insieme a giornaloni e intellettualini di complemento, è ormai specializzata nell’arte dell’abbaglio storico. Proprio nel senso di incomprensione radicale della Storia mentre si dispiega. Come sul carrozzone europeo, come sulle sparigliate trumpiane, così su Gaza: lorsignori riescono a equivocare, e non di rado capovolgere, il senso degli eventi in diretta con ferrea sistematicità. (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre fonti

Israele ha rotto la tregua con Hamas ed è tornato a bombardare Gaza. Dalla rottura della tregua le vittime palestinesi sono 970 di cui 183 bambini. (Il Giornale d'Italia)

Il presidente mostra il pulsante rosso, vicino ad uno dei telefoni posizionati sul tavolo che in passato è stato utilizzato da John Kennedy e Ronald Reagan. “Tutti pensano che serva per le armi nucleari”, dice il presidente degli Stati Uniti a Laura Ingraham, conduttrice di Fox News che ha intervistato Trump per il suo programma The Ingraham Angle. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Israele ha ripreso a colpire la striscia di Gaza. Il premier Netanyahu avvisa i terroristi di Hamas: “D’ora in poi i negoziati si svolgeranno solo sotto il fuoco”. Servizio di Maurizio Di Schino (TV2000)

Israele, documentario anti Gaza trasmesso dalla tv di stato per "promuovere la pulizia etnica dei palestinesi ai bambini" - VIDEO

Dopo i pesanti bombardamenti lanciati nella notte tra lunedì e martedì, Israele riprende a muovere anche le truppe di terra dentro la Striscia di Gaza. È il segnale che il governo Netanyahu intende riprendere la guerra, sino a quando non considererà raggiunti i due obiettivi costantemente rimarcati: la liberazione di tutti gli ostaggi e lo sradicamento di Hamas da Gaza. (Open)

Le due vittime erano dipendenti dell'Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi di progetto (Unops) e del Mine Action Service (Unmas). La notizia è stata prima resa nota da Hamas e poi confermata da una fonte delle Nazioni Unite mentre l'esercito israeliano smentisce ogni responsabilità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La madre dice che la sua famiglia si trasferirà "entro un anno" nella Striscia, insieme a "migliaia di altre famiglie". Alla piccola poi viene chiesto se volesse trasferirsi oltre il confine; la bambina risponde in questo modo: "Sì, voglio andarci per trasformarla nel posto più bello del mondo. (Il Giornale d'Italia)