Nuoro, la vita di Gleboni al setaccio per trovare il movente della strage
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Mentre la comunità di Nuoro resta incredula e sotto choc, chiedendosi “Come è potuto accadere?”, proseguono senza sosta le indagini per chiarire tutti i contorni – e soprattutto il movente – della strage di via Ichnusa. IL MASSACRO – Un massacro commesso da Roberto Gleboni, 52 anni, che ieri mattina ha ucciso con una pistola calibro 7.65 legalmente detenuta la moglie Giuseppina Massetti, 43 anni, la figlia maggiore Martina, 25, il figlio minore Francesco, 10, e un vicino di casa Paolo Sanna, 69 anni. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre testate
"L'ultima risata ce la siamo fatta martedì in sede, poco prima del termine delle prove e mettendo a posto le parti del Beatus vir K 597 di Vivaldi:" No, preferisco cercare le mie a casa altrimenti Giovedì le stampiamo qui". (Tiscali Notizie)
Si parla a voce bassa nei dintorni della casa di via Ichnusa, a Nuoro, dove ieri l’operaio forestale Roberto Gleboni, 52 anni, ha sterminato la sua famiglia – si è salvato solo un figlio di 14 anni – e freddato un vicino, prima di presentarsi a casa della madre, in via Guiso, ferendo anche lei con un colpo al collo, prima di togliersi la vita. (L'Unione Sarda.it)
L’uomo, all’alba di ieri a Nuoro, ha ucciso a colpi di pistola lui, la moglie Giusi Massetti, la figlia maggiore Martina e il vicino di casa Paolo Sanna per poi togliersi la vita. Un banco vuoto, pieno di fiori di carta, disegni, messaggi da parte dei suoi compagni. (Open)
Aveva finito un tirocinio e uno stage in tribunale prima dell'estate, ma intanto studiava per la laurea magistrale e per i concorsi". Così all'ANSA il professor Carlo Pala, relatore della tesi di laurea della giovane vittima della strage familiare di Nuoro (Tiscali Notizie)
ROMA -“Vivevano felicemente insieme, non erano separati. Il marito non era mai stato violento con lei, era una persona molto attenta alla famiglia, per esempio con i figli era una persona tranquillissima. (Dire)
“Conoscevo Paolo e non è stato facile, da un punto di vista emotivo, mantenere la lucidità e la ‘freddezza’ necessarie ad accompagnarlo in questo suo ultimo slancio di grande generosità. (Cagliaripad.it)