Volkswagen: sindacati pronti a tagli salariali
Alla vigilia di una nuova sessione di negoziati con la dirigenza di Volkswagen il sindacato Ig Metall e il consiglio aziendale hanno presentato la proposta di ridurre i costi del lavoro di circa 1,5 miliardi di euro in vista del prossimo round di colloqui di contrattazione collettiva con la direzione. In cambio, il sindacato e il consiglio aziendale chiedono all’azienda automobilistica tedesca di garantire la sicurezza del posto di lavoro e il futuro dei nove stabilimenti in Germania (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri media
Buona parte della filiera dell'automotive tedesca potrebbe entrare in sciopero generale se la dirigenza di Volkswagen non troverà un accordo con i sindacati sul piano per uscire dalla crisi. I rappresentanti dei lavoratori hanno presentato un progetto per ridurre i costi di 1,5 miliardi. (Start Magazine)
Il sindacato conferma quanti minacciato alla dirigenza VW: “Da dicembre scioperi di avvertimento”. (Motorisumotori.it)
«Nell’industria automobilistica dilaga la paura: sono in gioco i posti di lavoro e con essi il futuro di intere regioni». Così Pro, una delle più diffuse riviste evangeliche tedesche, sintetizza con asciuttezza lo stato d’animo che non riguarda più solo un marchio e tantomeno un settore. (Avvenire)
Adesso perché – secondo un documento trapelato proprio oggi - il dato del costo della manodopera della casa di Wolfsburg risulta essere il più alto di tutti gli altri costruttori tedeschi o presenti su suolo teutonico. (Corriere della Sera)
L'incidenza del costo della manodopera sul fatturato in Volkswagen è scesa dal 18,2% del 2020 al 15,4% del 2023, rimanendo ugualmente ben sopra quelle di Bmw, Mercedes-Benz e Stellantis, che nel 2023 hanno speso tra il 9,5% e l'11 percento. (il Giornale)
Ora, però, sembra proprio che si stia avvicinando la definitiva resa dei conti tra vertici aziendali e centrali sindacali. (ClubAlfa.it)