La guerra provocata e quella corsa alle armi dell’Europa dei «bari»

La guerra provocata e quella corsa alle armi dell’Europa dei «bari»

Il presidente dell’Ucraina Zelensky inizia a rendersi conto di aver perso una guerra determinata lanciando il sasso, mettendosi il cerotto e imbarcando tali quantità di denaro, generosamente offerte dall’Unione Europea e non solo, da dissestare la già flebile economia della stessa Unione Europea, che probabilmente, guidata com’è da caparbietà e sfrenate grandeurs, può trovare solo nel rinnovato urlo di guerra una ragion d’essere alla propria finzione politica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri giornali

LA PARTNERSHIP – L’Inter vede con estremo interesse al mercato mediorientale per incrementare la propria rete di relazioni commerciali e la sua visibilità a livello internazionale. In questo contesto, un ambiente privilegiato è senza dubbio offerto dai rapporti che i nerazzurri stanno tessendo con l’Arabia Saudita, una delle nazioni maggiormente in ascesa sul piano economico e diplomatico a livello globale. (Inter-News)

Lo scorso sabato, a Cagliari, e non solo, si è svolta la manifestazione “Una Piazza per l’Europa”, per rimarcare, tra l’altro, la contrarietà al riarmo proposto da Ursula Von der Leyen e la volontà di giungere finalmente alla Pace in forza della “difesa dei valori europei”. (L'Unione Sarda.it)

L’Europa unita è stata fondata sull’assioma della pace. L’Europa riarmata corre invece forti pericoli di implosione che, a loro volta, potrebbero innescare guerre intra-europee high-tech. Il vortice del riarmo richiede un continuo rinnovo degli arsenali e, se prudono le mani, qualcuno prima o poi schiaccia il grilletto. (Il Fatto Quotidiano)

Cerchiamo un compromesso
Cerchiamo un compromesso

E invece sembra che, ogni giorno, ci vogliano sempre più impauriti e sempre più poveri. «Vorrei poter scrivere soltanto un verso: che la paura è finita», diceva in questi giorni la poeta di un centro giovanile. (il manifesto)

Non passi l'invasore Con Trump e Putin che si stanno mettendo d'accordo sull'Ucraina, non è il momento peggiore per riparlare di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione? E se fosse, invece, il momento migliore? Il Whatever it takes tedesco La Germania ha approvato un piano di investimenti da mille miliardi, buona parte in deficit, che sarebbe stato impensabile fino a pochi anni fa. (Corriere della Sera)

Non paghi di avere sostenuto per tre anni la guerra in Ucraina contribuendo a causare centinaia di migliaia di morti feriti e mutilati, alla distruzione una nazione, dopo avere pesantemente danneggiato l’economia di tutta l’Europa, sperperato centinaia di miliardi di euro in armi, ora i nostri «commandos da resort» hanno preso una storica decisione; tutti sull’attenti… «armiamoci e partite». (Gazzetta di Parma)