Orsi, gli animalisti sul referendum: "Solo uno sfogo per cittadini strumentalizzati"
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TRENTO. Lav e Enpa tornano a criticare la consultazione popolare di ieri in val di Sole, stavolta a urne chiuse e a responso noto (un plebiscito contro la presenza di orsi ma pure di lupi). Massimo Vitturi, responsabile Lav animali selvatici, è netto: "Quello che esce dalle urne è lo sfogo di una parte di cittadini strumentalizzata dalla campagna orsicida lanciata da Fugatti, una campagna d'odio che non ha minimamente inciso sulla percezione di sicurezza della maggioranza dei cittadini". (l'Adige)
Su altri giornali
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – Dopo il plebiscito per dire “no” all’orso nelle Valli di Sole, Pejo e Rabbi, l’europarlamentare della nostra Regione, Herbert Dorfmann, prende la parola per commentare il risultato dall’alto valore politico: “L’esito di questa consultazione popolare è un chiaro incarico ad agire, a ogni livello, dal locale all’europeo e, soprattutto, a Roma, là dove si può e si deve sbloccare davvero la situazione”. (agenzia giornalistica opinione)
Per il Presidente del Comitato Insieme per Andrea Papi che ha promosso l'iniziativa ora la politica deve agire, magari importante il modello sloveno. Gli animalisti della Lav invece prendono le distanze da una consultazione che non ha valore vincolante per le istituzioni. (Fanpage.it)
Condividi questo articolo Nella Val di Sole, la percezione dell’orso come pericolo è emersa con chiarezza attraverso i risultati della consultazione popolare, che ha visto 7.731 voti favorevoli e una partecipazione del 63,16%. (la VOCE del TRENTINO)
Proposta cacciata di lupi e orsi: dice sì il 98%, ecco cosa accradrà adesso Il referendum sui grandi carnivori va malissimo: tutti li ritengono pericolosi per l'uomo (Ottopagine)
La presenza di orsi e lupi in valle di Sole, nella val di Pejo e in val di Rabbi (Trentino) è "un grave pericolo per la sicurezza pubblica e un danno per l’economia e la salvaguardia di usi, costumi e tradizioni locali". (Tiscali Notizie)
Una risposta chiara e netta, frutto della consultazione popolare organizzata dal comitato che prende il nome di Andrea Papi - l'appassionato di montagna morto a seguito delle ferite dell'orsa Kj1 in un incontro fortuito tra i boschi solandri di Caldes nel pomeriggio del 5 aprile del 2023. (il Giornale)