Perché Sinner e Berrettini giocano in Coppa Davis con due maglie dell’Italia diverse
Jannik Sinner e Matteo Berrettini stanno facendo sognare l’Italia del tennis. Scelti a sorpresa da commissario tecnico della Nazionale Filippo Volandri per la sfida ai quarti di semifinale di Coppa Davis contro l’Argentina (al posto della collaudatissima coppia formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori), l’altoatesino e il romano hanno dimostrato un feeling incredibile, battendo gli avversari - Gonzalez e Molteni - e spingendo l’Italia a un passo dalla finale. (GQ Italia)
Ne parlano anche altre testate
Sabato 23 novembre 2024, la frase del giorno Matteo Berrettini è nato a Roma il 12 aprile 1996. È un tennista italiano. (VareseSport)
Ha festeggiato la Davis senza poterla sollevare: il capitano Volandri avrebbe voluto, ma il protocollo non lo permetteva. U n anno fa, di questi tempi, Matteo Berrettini era un uomo ferito che si aggrappava all’azzurro per trovare la spinta e la grinta per risalire dopo un anno tremendo, fatto di infortuni e occasioni perdute. (La Gazzetta dello Sport)
Siamo una nazione di singolaristi che nelle emergenze sa diventare squadra e vincere in rimonta. Non chiedeteci però di esserlo sempre: dovremmo mettere la stessa maglietta. (Corriere della Sera)
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Matteo Berrettini, il tennista italiano che a Malaga, in coppia con Sinner, ha ricordato perché a raggiunto con merito una finale di Wimbledon. Gli infortuni però lo hanno martoriato, adesso sembra tornato il “martello” di un tempo. (IlNapolista)
Niente Bolelli e Vavassori, con un Jannik Sinner così forte e un Matteo Berrettini in crescita, meglio puntare su loro due per il doppio decisivo contro l’Argentina. Ha deciso così capitan Filippo Volandri nei quarti di Coppa Davis a Malaga per la sua Italia (Liberoquotidiano.it)
L'anno scorso è stato costretto a restare in tribuna per sostenere i compagni verso la conquista dell'insalatiera. La soddisfazione di Matteo Berrettini di essere tornato a giocare in Coppa Davis e a fare la differenza non ha probabilmente eguali. (Tennis World Italia)