Spari sui Caschi blu. Crosetto: “Atto criminale di Israele ma Hezbollah ha riempito di armi la zona Onu”

Spari e granate contro le basi dei caschi blu italiani in Libano. E’ successo tra mercoledì e giovedì dopo giornate con un crescendo di avvisi da parte di Idf, la difesa israeliana che ha invitato a sgomberare l’area. Il contingente Unifil è stato preso di mira almeno tre volte. Carri armati hanno colpito e distrutto le telecamere e altri sistemi di videosorveglianza negli ultimi due avamposti dei nostri caschi blu a Naqoura (Tiscali Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

"Stiamo vivendo ore di grave tensione per quanto avvenuto con gli attacchi dell'esercito israeliano alla postazione Unifil, in una situazione territoriale estremamente complessa e di pericolo per tutti. (L'HuffPost)

Un attacco aereo israeliano ha colpo anche la città di Baalbek, nel Libano orientale. La questione libanese diventa sempre più intricata e pericolosa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di Euronews Dopo l'attacco di giovedì contro la base a Naqoura, le forze israeliane hanno lanciato un nuovo attacco contro la missione di pace Unifil: due i soldati feriti. Dura condanna da parte della comunità internazionale (Euronews Italiano)

Spari su basi Unifil, Tajani: "Aspettiamo scuse dal governo israeliano"

Lo ha detto il vicepremier, Antonio Tajani, dopo che l’esercito israeliano ha colpito basi italiane Unifil in Libano, entrando a Torino nel Grattacielo della Regione Piemonte. Qui è in programma un incontro con il presidente della Regione, Alberto Cirio, e con le associazioni di categoria sull’impatto economico della frana del Frejus e della chiusura del tunnel del Monte Bianco. (Il Fatto Quotidiano)

Lo ha confermato il ministro della Difesa dopo i recenti attacchi israeliani alle basi italiane delle missioni Unifil in Libano. "Ieri - ha aggiunto dal Kosovo dove è andato a far visita ai militari italiani - ho risposto a Israele che ci diceva spostatevi, che l'Italia non prende ordini da nessuno". (Sky Tg24 )

Spari su basi Unifil, Tajani: "Aspettiamo scuse dal governo israeliano" 11 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)