Siria, le fosse comuni del regime. «Ci sono migliaia di morti»
Una fossa comune con migliaia di corpi, vicino a Damasco. A denunciare la scoperta è la televisione qatarina, Al Jazeera, che mostra file di sacchi di plastica numerati con resti umani e mucchi di ossa in un’area grande quanto un campo di calcio alla periferia della capitale. Un’altra fossa è stata individuata a sud-est, presso il Quinto Ponte, da attivisti attirati da montarozzi di terra regolari. (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Damasco, 18 dic. - I Caschi Bianchi, organizzazione di soccorso siriana, sistemano nei sacchi corpi e ossa che hanno ritrovato, dicono, in un magazzino utilizzato dai combattenti iraniani pro-Assad vicino al santuario di Sayyida Zeinab, un sito venerato dagli sciiti a Sud di Damasco. (Il Sole 24 ORE)
L’intero borgo della vecchia moschea Othman, disabitato, distrutto e fino a una settimana fa controllato a vista da due checkpoint dell’esercito siriano, è una fossa comune che non ha avuto bisogn… Ossa, femori, falangi. (la Repubblica)
"Al momento, sono stati recuperati 22 corpi, tra cui quelli di donne, uomini e giovani, tutti civili ovviamente, la maggior parte dei quali sono stati colpiti e portano tracce di tortura. Le autorità siriane hanno scoperto una fossa comune nella città meridionale di Izraa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
"Al momento, sono stati recuperati 22 corpi, tra cui quelli di donne, uomini e giovani, tutti civili ovviamente, la maggior parte dei quali sono stati colpiti e portano tracce di tortura. E la ricerca è in corso", afferma il procuratore capo di Izraa, Ahmad al-Ahmad. (il Dolomiti)
ROMA. Una fossa comune con almeno 100.000 corpi di persone uccise dal regime del deposto presidente Bashar al-Assad sarebbe stata trovata fuori Damasco. (l'Adige)
In Siria si cercano le fosse comuni. Si ritiene infatti che decine di migliaia di persone siano state sepolte in fosse comuni in diverse parti del Paese, spingendo i residenti, le squadre forensi e i gruppi internazionali a cercare di portare alla luce questi siti dopo la caduta del presidente Bashar Assad. (Il Sole 24 ORE)