Punto nascita senza autorizzazione sequestrato dai carabinieri del Nas in Trentino

TRENTO. Un punto nascita "abusivo". Questa l'accusa con la quale i carabinieri del Nas di Trento,su richiesta della Procura del capoluogo, hanno sequestrato i locali in un immobile situato in un paese della Valsugana. Un comunicato stampa diffuso dall'arma ricostruisce la vicenda e spiega che le indagini, coordinate dalla Procura di Trento, sono state avviate dopo una segnalazione arrivata da alcuni dirigenti sanitari dell'Apss "a seguito del trasporto d'urgenza all'ospedale Santa Chiara per un'emorragia di una partoriente". (l'Adige)

Ne parlano anche altre fonti

Una giovane mamma finisce d'urgenza in ospedale e il suo caso porta a scoprire l'esistenza di una struttura in piena attività come "punto nascita" ma senza autorizzazioni. Secondo quanto emerso, a capo di tutto c'erano due ostetriche che agivano "in assenza di autorizzazioni sanitarie e senza la verifica dei requisiti strutturali e igienico-sanitari". (Today.it)

Trento, i Nas sequestrano un punto nascite non autorizzato: effettuavano parti senza autorizzazione sanitaria (La Stampa)

I carabinieri del Nas di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo, disposto dal gip del tribunale su richiesta della procura, di un immobile adibito a punto nascita, struttura dove sarebbe stato gestito il parto extra-ospedaliero ma in assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. (Il Sole 24 ORE)

I carabinieri del Nas di Trento su richiesta della Procura di Trento hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile adibito a 'punto nascita'. Nella struttura venivano effettuati dei parti, in assenza di qualsiasi autorizzazione sanitaria. (Trentino TV)

Era aperto da poco più di tre anni il punto nascita privo di autorizzazioni individuato dai carabinieri del Nas di Trento in un piccolo paese della Valsugana, a circa dieci chilometri dal capoluogo e dall'ospedale Santa Chiara. (la Repubblica)

I carabinieri del Nas di Trento su richiesta della Procura cittadina hanno eseguito il sequestro preventivo di un immobile di tre piani adibito a "punto nascita". Le ostetriche in concorso con altri - per ora ignoti - gestivano la casa deputata all'assistenza ostetrica e al parto extra-ospedaliero in assenza di autorizzazioni sanitarie e senza la verifica dei requisiti strutturali ed igienico-sanitari. (la Repubblica)