La Rocca (infermiere): "A Firenze è stata importante la tempestività di tutti"
Un episodio che ha spaventato non solo l'Italia, ma tutto il mondo del calcio. Quanto successo a Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter, sfortunatamente, è una scena che negli ultimi anni si è riproposta in altre occasioni: per questo motivo, l'immediatezza dell'intervento dei soccorsi e delle persone vicine è fondamentale. Intervenuto sulle frequenze di Radio Romanista, Mirko La Rocca, infermiere coordinatore di servizi domiciliari e istruttore di corso BLSD, ha chiarito alcuni passaggi chiave sul comportamento da assumere in situazioni come quella accaduta a Firenze (Il Romanista)
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Ma dietro a quel nomignolo, in fin dei conti non troppo gradito al ragazzo, si celava tutta la stima di Mourinho nei confronti di Edoardo Bove. Lo aveva definito "cane malato" per quella capacità di andare a mordere le caviglie nel finale di gara, quando l'energia dei suoi compagni veniva meno e c'era bisogno di gamba e intensità per portare a casa il risultato. (Il Romanista)
"Dal momento della caduta in campo di Bove ad averlo messo sull'ambulanza sono passati 4 minuti. (La Gazzetta dello Sport)
Soccorsi che in 13 minuti, dal crollo in campo al ricovero, hanno portato il giocatore viola nella sala rossa del pronto soccorso di Careggi. Il presidente della Fratellanza Militare, Giovanni Ghini, ripercorre il dramma di domenica. (LA NAZIONE)
Tra loro c'è José Mourinho col quale Bove ha un rapporto speciale. Il tecnico portoghese, nel giorno del suo esonero, pubblicò un video dove compariva proprio l'immagine dei due che si tenevano per mano dopo la sconfitta di Budapest. (ForzaRoma.info)
Lunedì prossimo Edoardo Bove avrebbe dovuto ricevere a Roma il premio Andrea Fortunato (categoria miglior giovane) che viene assegnato a personaggi dello sport, della medicina e del giornalismo dalla Fondazione «Fioravante Polito» che da quasi 20 anni si batte per il passaporto ematico per chi pratica attività sportive anche a livello dilettantistico (una sorta di "patente sportiva" con controlli dei valori ematici e cardiaci propedeutici al rilascio dell'idoneità). (ilmattino.it)
È la notizia più bella, la più attesa dopo la grande paura. Ma il 22enne centrocampista viola ha fatto anche di più: con una videochiamata dall’ospedale di Careggi, dove si trova ricoverato nel reparto di terapia intensiva, ha convinto i compagni di squadra e Palladino riuniti al Viola Park (il tecnico anche ieri mattina è stato fra i primi a fargli nuovamente visita) a giocare domani il derby di Coppa Italia con l’Empoli. (Tuttosport)